INCHIESTA "POSEIDONE": PROCURA CATANZARO CHIEDE GIUDIZIO PER 39
(AGI) - Catanzaro, 13 gen. - La Procura della Repubblica di Catanzaro ha avanzato richiesta il rinvio a giudizio di 39 persone nell'ambito dell'inchiesta "Poseidone", avviata nel 2005 dall'allora sostituto procuratore Luigi de Magistris su presunti illeciti che sarebbero stati commessi nel settore della depurazione in Calabria. Dopo l'avviso di conclusione delle indagini emesso a settembre nei confronti di quaranta persone, adesso il procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli ha sottoscritto anche la richiesta di processare gli indagati - tutti tranne Stefano D'Argenzio, 58 anni, di Pisa -. Tra questi spiccano Giuseppe Chiaravalloti, ex presidente della Giunta regionale calabrese, nonche' legale rappresentante pro tempore del Commissariato straordinario per l'emergenza ambientale; Domenico Antonio Basile, ex assessore all'Ambiente della Regione Calabria; Giovambattista Papello, ex responsabile unico del procedimento presso l'ufficio del commissario; diversi funzionari pubblici ed imprenditori. Associazione per delinquere, concussione, falsita' ideologica del pubblico ufficiale in atti pubblici, omessa denuncia di reato da parte del pubblico ufficiale, favoreggiamento personale, truffa, tentata turbata liberta' degli incanti, abuso d'ufficio, le ipotesi delittuose che, a vario titolo, comparivano gia' nell'avviso di conclusione delle indagini, anche se ora, a seguito degli interrogatori effettuati dopo la notifica di quel provvedimento, alcuni capi d'accusa sono stati rimodulati. Sulla richiesta di rinvio a giudizio si pronuncera' il giudice dell'udienza preliminare di Catanzaro, Maria Rosaria Di Girolamo. Gli altri indagati sono: Pietro Salvatore Abiuso, 57 anni, di Falerna (Cz), in qualita' di responsabile unico del procedimento relativo ai lavori di realizzazione del depuratore di Isola Capo Rizzuto (Kr); Romano Agostini, 70 anni, di Roma, Giovanni Angotti, 77 anni, di Colosimi (Cs), Antonio Calio', 74 anni, di Catanzaro, Salvatore Russetti, 48 anni, di Catanzaro, Giuseppe Mazzitello, 74 anni, di Limbadi (VV), componenti della commissione giudicante per l'affidamento dell'appalto per la costruzione del nuovo impianto di depurazione di Catanzaro Lido e di vari collettori fognari nonche', Mazzitello, dirigente generale del Dipartimento ambiente della Regione Calabria; Rocco Andronaco, 47 anni, nato a Melbourne e residente a Nicotera (VV); Vincenzo Arcuri, 58 anni, di Cariati (Cs), direttore dei lavori relativi all'adeguamento dell'impianto di depurazione di S: Maria del Cedro; Domenico Bagnato, 65 anni, di Reggio Calabria, Commissario delegato per l'emergenza rifiuti per la regione Calabria; Bruno Barbera, 59 anni, di Reggio Calabria, commissario dell'Arpacal.Richiesta di rinvio a giudizio anche per: Domenico Bragho', 30 anni, di Vibo Valentia; Francesco Casamento, 38 anni, di Messina, imprenditore; Luigi Cimino, 63 anni, di Napoli, legale rappresentante della Ati Impec srl - Cofain srl; Francsco Antonio Corso, 37 anni, di Filandi; Brunello Cugliari, 43 anni, di Vibo Valentia; Patrizio Cuppari, 38 anni, di Vibo Valentia, Claudio Dicembrini, 57 anni, di Vibo Valentia, responsabile unico del procedimento presso l'Ufficio del commissario per l'emergenza ambientale; Serafino Gallo, 55 anni, di Martirano Lombardo (Cs), responsabile unico del procedimento, Antonio Esposito, 55 anni, di Vibo Valentia, Orsola Reillo, 45 anni, di Lamezia Terme (Cz), e Asnora Porcaro, 52 anni, di Maida (Cz), tutti e tre componenti dell'ufficio di direzione lavori di potenziamento dell'impianto di depurazione di Scalea, nonche' Luigi Cesare Maria Milillo, 55 anni, di Spezzano Terme (Cs), collaudatore, e Gaetano Manganaro, 58 anni, di Ali' Terme (Me), legale rappresentante dell'Ati Epuroxy, aggiudicataria dei medesimi lavori; Pasquale La Gamba, 34 anni, di Vibo Valentia; Santo Lico, 79 anni, di Vibo Valentia, imprenditore; Luca Mandiello, 30 anni, di Catanzaro; Raffaele Mangiardi, 33 anni, di Catanzaro; Demetrio Melissari, 58 anni, di Reggio Calabria, responsabile del Dipartimento provinciale Arpacal di Vibo Valentia; Enrico Mignolo, 29 anni, di Vibo Valentia; Marco Misiti, 33 anni, di Vibo Valentia; Francesco Nicolace, 53 anni, di Mileto (VV), responsabile del servizio territoriale di ispezione, vigilanza e controllo presso l'Arpacal di Catanzaro; Luciano Pelle, 59 anni, di Antonimia (RC), dirigente di servizio del Dipartimento Ambiente settore 2° dell'assessorato regionale all'Ambiente; Vincenzo Restuccia, 68 anni, di Rombiolo (VV), imprenditore; Rossella Rossi, 32 anni, di Pontedera (Pi); Domenico Sodaro, 47 anni, di Vibo Valentia; Salvatore Fidotti, 39 anni, di Napoli, incaricato della ditta Impec srl. Molte di piu' - circa cento - erano le persone complessivamente indagate nell'inchiesta "Poseidone", condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro. La maggior parte di loro e' uscita di scena dal momento che le ipotesi d'accusa contestate erano oramai prescritte. Inoltre, alcuni nomi eccellenti che nel corso degli anni sono stati coinvolti nell'inchiesta sono stati oggetto di stralci con l'invio dei relativi atti ad altre Procure, o di parziali archiviazioni o di richieste di archiviazione ancora in attesa di pronuncia da parte del gip, o sono oggetto di attivita' di indagine ancora in corso.