COMUNICATO STAMPA L'Acivescovo della Diocesi Rossano-Cariati, Mons. Santo Marcianò, interviene sula vicenda INPS




Sen. Maurizio Sacconi
Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali
Via Fornovo, 8
00192 Roma

Dott. Antonio Mastrapasqua
Presidente e Commissario Straordinario dell'Inps
Via Ciro il Grande, 21
00144 Roma

Dott. Vittorio Crecco
Direttore generale Inps
Via Ciro il Grande, 21
00144 Roma

Mi permetto di rivolgermi a Lei in merito alla situazione delle sede INPS di Rossano interessata dalla recente riforma dell’Istituto (determina commissariale n. 140 del 29 dicembre 2008). Sono profondamente convinto che l’impegno ecclesiale non può mai porsi come sostitutivo rispetto a quello della politica, né può significare il volere imporre prospettive religiose; sento tuttavia, come pastore di questa Chiesa, il dovere di farmi interprete di quelle istanze e sofferenze che provengono dal territorio e delle quali la comunità cristiana è interpellata in prima persona. La nostra comunità ecclesiale, in un recente convegno pastorale, si è soffermata a riflettere sull’esigenza di essere di stimolo per questo territorio nel quale assistiamo a decisioni o riforme che rischiano di non tenere debitamente in conto i reali bisogni della gente. In questo contesto si inserisce il provvedimento di riforma che per la sede INPS di Rossano prevede il declassamento da sede sub provinciale ad Agenzia con la soppressione di alcuni uffici oggi operanti e la perdita della figura dirigenziale.
Le legittima riforma dell’Istituto rischia di non tenere conto della complessa realtà del comprensorio servito dagli uffici INPS rossanesi. Il bacino di utenza della sede di Rossano comprende, infatti, 34 comuni, i quali, come gli stessi dati dell’Istituto dimostrano, implicano una mole di lavoro che supera quella delle sedi provinciali di Crotone e Vibo Valentia, sedi che per il solo fatto di essere capoluogo di provincia non subirebbero alcun ridimensionamento. Va tenuto conto, inoltre, la particolare conformazione territoriale dell'intera provincia cosentina, una delle più estese di Italia; il comprensorio di pertinenza della sede, per la sua conformazione sociale e culturale, presenta un’utenza notevolmente disagiata sotto il profilo economico, ma che risente, in più, del pesante deficit cronico di infrastrutture viarie e ferroviarie e la relativa mancanza di un sistema di trasporti adeguati.
Il declassamento della sede di Rossano configurerebbe la frantumazione di un organico, ormai stabilizzatosi oltre le 100 unità, con danni evidenti all’organizzazione degli uffici rendendoli incapaci di fornire risposte a quei cittadini che da anni ormai vedono, almeno in questo ambito, servizi adeguati ai loro bisogni.
Queste poche parole, che nascono dal cuore di una Chiesa che vuole proporsi in un’ottica di collaborazione e insieme di autonomia rispetto alle istituzioni civili, spero possano rappresentare un valido contributo alla ricerca di quel bene comune che è nella coscienza di ciascuno di noi.
Nell’augurarle buon lavoro, la saluto con viva cordialità.

+ Santo Marcianò



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