LIQUAMI SCARICATI NEL FIUME NICA’ E NEL TORRENTE ACQUANITI. SANZIONI A DUE COMUNI




CARIATI (CS) . CONTROLLI DELLA GUARDIA COSTIERA
Comunicato Guardia Costiera Cariati (CS)

Cariati Pesanti sanzioni amministrative per due Comuni dell’Basso Jonio Cosentino sono state comminate dall’Ufficio Locale Marittimo di Cariati (CS). Secondo le verifiche i due Comuni sarebbero responsabili di reati ambientali. I militari sotto le direttive del Comandante 1°M.llo PAPARO Antonio, impegnati nell’attività di tutela e della salvaguardia delle coste, anche in considerazione dei problemi che si sono registrati nel corso dell’estate, in particolare in relazione all’inquinamento di ampi tratti di mare, hanno svolto in questi ultimi giorni una lunga attività di monitoraggio. Al centro delle indagini i corsi d’acqua che attraversano il basso litorale jonico cosentino con particolare riferimento al fiume Nicà e al torrente Acquaniti. Dopo questo lavoro portato avanti con l’impiego di mezzi navali della Capitaneria di Porto di Corigliano Calabro durante l’estate 2009, sono state effettuate verifiche sui sistemi di smaltimento dei reflui urbani da parte di alcuni Comuni ricadenti nel bacino del Nicà e dell’Acquaniti, e sono state controllate eventuali Autorizzazioni rilasciate dalla Provincia di Cosenza, ente competente in materia, sui sistemi di smaltimento. Tra tutti quelli oggetto di indagine sotto la giurisdizione dell’Ufficio Locale Marittimo di Cariati , è emerso che i Comuni di Scala Coeli (CS) e Pietrapaola (CS) smaltivano i reflui fognari senza autorizzazione e nel caso specifico del Comune di Scala Coeli (CS) addirittura senza essere fornito dell’impianto di depurazione, con l’immissione dei liquami nei corsi d’acqua sfocianti in mare. Per tali infrazioni, il decreto legislativo 152/2006 prevede sanzioni pecuniarie amministrative che raggiungono anche la somma di 120.000 euro.

F.TO IL COMANDANTE
1°M.lloNp.PAPARO Antonio


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