Mandatoriccio Prime schermaglie in vista delle prossime elezioni amministrative




MANDATORICCIO – Pasquale Loiacono - Elezioni comunali del 7 e 8 giugno 2009: probabili scenari in una località ove le consultazioni civiche accendono, da sempre, gli animi e si caratterizzano per le focose battaglie che preludono alla campagna elettorale vera e propria o, come si dice, a giochi fatti.
Perché quassù, come in tutte le piccole comunità, la partita si vince in fase di compilazione delle liste contendenti, quando si fa letteralmente la “conta” dei cittadini e “leva” sulla coesione delle famiglie, il cui senso nobile è ancora, per fortuna, a certe latitudini, intatto e coeso, e bandisce le appartenenze ideologiche.
Per intanto, la notizia, affatto scontata, è che il sindaco uscente, Corrado Ascolillo, fedele alla sua “ortodossia”, come certi cavalieri d’altri tempi, non si ripresenterà.
L’aveva promesso, e questa è già una ghiotta notizia nel panorama politico locale e, azzardiamo, nazionale: un primo cittadino che mantiene la parola data 5 anni prima, a prescindere dai risultati amministrativi ottenuti, è un caso più unico che raro; la riprova di una certa benevola ripugnanza per poltrone, magari comode, e poteri effimeri; in altre parole, la coerenza di un uomo, discutibile quanto si vuole, ma di carattere, capace di sapere esercitare, senza rammarichi, la “gran rinuncia”, propria di chi, e sono pochi, considera la politica come sevizio,
Ma la democrazia esige un giudizio popolare nel merito, e quindi un discendente, un delfino che succeda ad Ascolillo deve pur trovarsi.
Così la “Scossa”, la lista civica che lo sosteneva nel 2004, è già al lavoro.
Voci, che magari non troveranno conferma, suggeriscono una “scelta”: l’erede naturale dovrebbe essere l’attuale vice Franco Vincenzo Valenzano, il quale, invero, non ratifica, né smentisce, una sua esposizione diretta.
Ma il fermento è già in atto e gli “incontri” fra le parti intenzionate a scendere nell’agone amministrativo è già entrato nel vivo.
Intanto è quasi certo che correrà per la poltrona di primo cittadino il consacrato leader dell’attuale minoranza consiliare: Angelo Donnici, fratello del più noto Beniamino, parlamentare europeo ed ex camaleontico assessore regionale.
Il Donnici raccoglierebbe i consensi degli “scontenti” e potrebbe essere in grado di coagulare gran parte degli avversari storici dell’Ascolillo o. meglio, della cordata che questi hanno supportato.
Ma ci sarebbero altre opzioni: il Partito democratico, con il coordinatore Giuseppe Chiarelli, sta lavorando su tutti i fronti e non si escludono alleanze “scomode”, mentre altre schegge della società civile potrebbero essere selezionate da un gran personaggio pubblico, già occupante un posto di rilievo nell’esecutivo in scadenza prima della sua defenestrazione operate dall’austero Ascolillo.
Insomma, le variabili dipendenti sono tante, e dipendono dai propositi di ciascun aspirante, fatti salvi, ovviamente, i “serbatoi” di voti che ognuno saprà garantire.
Nel frattempo, registriamo una voce insistente: a Mandatoriccio si vorrebbe emulare il mito di Obama, perché pare, e se la notizia fosse vera ci troveremmo davvero dinanzi ad una caso piacevolmente eclatante, che in una delle liste vicine ai progressiste troverebbe spazio la candidatura di un extracomunitario di colore.
Verificheremo.


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