Valanghe di critiche sull’aumento delle tariffe sull’acqua decise dell’esecutivo ---- Critelli Scandaloso. Se prima il minimo da pagare era di 42,12 Euro, adesso siamo a 67, 20 (+ 59,54%)




CARIATI – Pasquale Loiacono - “Che l’acqua non fosse più un diritto inalienabile dell’umanità, come l’aria che si respira, ma un bene di consumo, alla stessa stregua dell’energia elettrica o del gas, non era necessario che ce lo spiegasse il vertice internazionale di Istanbul: il lungimirante sindaco di Cariati, Filppo Giovanni Sero, anticipando i tempi, lo ha deciso, assieme alla sua squadra di giunta, fin dal 6 marzo scorso, allorquando ha licenziato la delibera n. 37, la quale stabilisce uno spaventoso aumento delle tariffe idriche”.
Il consigliere di minoranza Tommaso Critelli critica duramente il ritocco, al rialzo, del canone, i cui effetti “svuoteranno il portafoglio dei cittadini” già a partire da quest’anno.
Sino al 2008 le tariffe per la fornitura d’acqua per uso domestico prevedevano un canone minimo di 42,12 Euro fino a 108 mc., mentre l’eccedenza, su fascia unica, era di 0,25 centesimi, sempre al mc.
Per uso industriale, commerciale ed agricolo, fermo restando il minimo di 108 mc. (0,55 centesimi al mc.) l’eccedenza era stabilita in 0,62 centesimi mentre per le bocche antincendio, la tariffa (che non ha subito modifiche) varia, a seconda delle strutture, da 0,52 centesimi a 8,26 Euro.
L’esecutivo ha ora stabilito di eliminare il canone minimo e “di strutturare la tariffa in parte fissa e variabile, legando quest’ultima al consumo idrico effettuato e garantendo la progressività della tariffa per la tutela della risorsa idrica”.
Dunque, c’è una quota fissa di 24 Euro, per la manutenzione della rete e la gestione del servizio, non dipendente dal consumo, e poi, progressivamente, la tariffa base agevolata fino a 50 mc (0,30 centesimi); la fascia da 51 a 200 mc (0,40) e quella oltre i 200 mc (0,50).
Il risultato? “Scandaloso”, conferma Critelli che, anzi, fa degli esempi: “Se prima il minimo da pagare era di 42,12 Euro, adesso siamo a 67, 20 (+ 59,54%). Ma poniamo il caso di una famiglia media che consuma 300 mc: nel 2008 si versavano 90,12 Euro, adesso siamo a 179 tondi tondi, con un aumento che è pari al 98,62%: importo quasi raddoppiato e, al danno economico per le famiglie, in tempi di estrema e generalizzata crisi, si aggiunge la beffa, perché dai nostri rubinetti esce acqua dalla dubbia potabilità”.
Critelli punta l’indice anche sullo “sconsiderato aumento” della fornitura per altri usi: “Qui tocchiamo davvero il fondo, altro che favorire la crescita economica e produttiva. Se prima il gestore di un bar, per un consumo stimato attorno ai 440 mc sborsava 181,04 Euro, ora si trova a fronteggiare una spesa astronomica: 436 Euro. La variazione, in questo caso, è addirittura del 140,83%: un record”.
Maledetta siccità: anche l’inverno scorso nemmeno una goccia di pioggia.


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