SANITA': PIU' TASSE PER LE REGIONI CON I CONTI IN ROSSO





(AGI) - Roma, 13 mag. - Rischio aumento tasse per i cittadini che vivono nelle regioni con i conti della sanita' in rosso. Per Lazio, Campania, Calabria, Sicilia e Molise, i cui presidenti sono stati questa mattina convocati a palazzo Chigi, se non presenteranno un piano di rientro adeguato agli accordi presi con il Governo "rischiano di dover aumentare ulteriormente i tributi". Giuseppe Scopelliti, presidente della Regione Calabria e' il primo a lanciare l'allarme uscendo da Palazzo Chigi dopo la riunione con il Governo. Ma non e' tutto. Di fronte alla possibilita' di attingere risorse dai Fondi per le aree sottoutilizzate (Fas), il ministro della Salute Ferruccio Fazio replica: "Siamo in una situazione che non puo' consentire di utilizzare fondi Fas come un bancomat. Il Governo ha ritenuto di non dare il via libera alle richieste di utilizzo dei Fas per ripianare i deficit di 4 regioni: Campania, Lazio, Molise, Calabria. La motivazione e' che queste regioni non hanno dato delle garanzie ai tavoli tecnici di monitoraggio per quanto attiene la certezza di avere dei conti certi da un lato e soprattutto di aver avviato dei processi di riqualificazione di quella che e' la rete assistenziale. Le regioni saranno costrette ad attrezzarsi in altro modo". Ma il tema dei conti della sanita' in rosso si sposta presto a via Parigi, sede della Conferenza delle Regioni. Questa mattina, infatti, era stata calendarizzata una riunione dei Governatori. E la 'pratica' non poteva che entrare prepotentemente nell'ordine del giorno. Ed e' qui che il presidente del Molise afferma: "Ci hanno chiesto di aumentare le tasse. Abbiamo detto che e' assurdo, iniquo e incomprensibile". Di fronte a questa ipotesi il governatore della Campania, Stefano Caldoro dice: "Se questa e' la condizione... non ho una seconda opzione". Anzi, aggiunge: "Sono d'accordo con Tremonti quando dice che i numeri sono numeri". Pero' osserva: "L'aumento delle tasse per noi sarebbe comunque insostenibile". Ma dal Carroccio arriva l'approvazione. Luca Zaia, presidente del Veneto plaude per la "vera assunzione di responsabilita'. Oggi e' stata posta una pietra miliare nell'approccio. Non possiamo piu' pensare ad un governo che ripiani e a pie' di lista". Tra quelli che si salvano: l'Abruzzo. "Siamo sulla strada giusta - spiega il presidente Gianni Chiodi - e i risultati ci gratificano. La richiesta di aumentare le tasse avanzata dal Governo ad alcune Regioni non riguarda l'Abruzzo che ha superato positivamente il tavolo di monitoraggio di aprile".

x