LA SANA SATIRA DEL PONTE-ONLINE - "PREMIO ERCULES 2010" - OGNI RIFERIMENTO A FATTI, CIRCOSTANZE O PERSONE E' PURAMENTE CASUALE






Consegnati i premi “Ercules 2010” in una cornice di pubblico straordinaria.
Ecco i premiati e le motivazioni:
• MARCELLO LIPPI – Per essere riuscito a far peggio finanche dell’amministrazione comunale dalla quale ha appreso i primi rudimenti di strategia. È made in Cariati, difatti, il rivoluzionario modulo 8-4-3-2, dove 8 indica il “buco” nei conti pubblici in milioni di Euro; 4 i milioni (sempre in Euro) spesi per pagare amici e parenti; 5 la coppia di corde della chitarra battente, e 2 le emorroidi che affliggono Mastro Lindo.
• TOPO GIGIO – Per avere sistemato, vita natural durante, l’ingegnere della spigola e costruito, per uso esclusivamente personale, un fantastico approdo dove ricoverare la flotta di barchette della famiglia. Ha edificato un impero con volontà e determinazione. Unico neo: il dentone incisivo dell’arcata superiore col quale è capace di aprire anche le scatolette di tonno.
• PIPPI CALZELUNGHE – La voce bianca del coro e fratello dei “Cugini di campagna”: il triorchide Colleoni sarebbe invidioso di lui. Ha saputo negli anni conquistarsi la fiducia dei disagiati, dando loro sostegno, biscotti Plasmon e latte in polvere. Ha organizzato la famosa raccolta delle figurine Panini sulle quali sono ritratti tutti i personaggi della corte di Topo Gigio. Ma sono talmente tanti che l’album è uscito a fascicoli settimanali.
• CATÀVUR – Il “Michael Jackson” della tarantella. Non si sa con esattezza quanti anni abbia, ma è certo che era già vecchio a 12 anni quando, imbracciando la prima battente, compose la “Tarantella del piglia piglia”, quasi un premonizione. È l’unico artista al mondo che viene pagato per non cantare ed è per questo che ha fatto un mucchio di quattrini. In argentina è un idolo; dalle nostre parti è più noto come membro del Cda della “Banca Bassotti”.
• MICUZZO TREMONTS – Per lui la materia del bilancio è come l’America prima di Cristoforo Colombo: zona inesplorata e sconosciuta. Grazie alle sue manovre è riuscito a far man bassa di tutto. Anche per lui la famiglia viene prima di ogni cosa. Il fratello lo adora, gli altri un po’ meno.
• ERRE MOSCIA – L’erre ce l’ha moscia, ma è pur sempre il “Rocco Siffredi” della situazione. Camaleontico, la sua scienza giuridica arriva là dove mai nessuno aveva osato. A lui Armaduk, il cane di Messner, gli fa un baffo, perché è capace di arrampicarsi in soli 3 minuti sulla cima dell’Everest. Veste rigorosamente Dolce & Gabbana, suscitando le ire di Pippi Calzelunghe.
• PROVOLINO – Tutto quel che fa e dice è farina del suo sacco. Si è prodigato per mantenere il decoro urbano e, dopo una serie di analisi mirate e su base scientifica, nella più completa trasparenza ed imparzialità, è approdato nel Salento, alla corte della A per A, azienda leader mondiale nel settore dell’ecologia sostenibile. È stato lui a suggerire al presidente Obama di avvalersi dei servizi della stessa azienda per pulire i cessi della Casa Bianca: Sembra che abbia lo zampino anche nella pulizia degli stati del Sud Africa.

• PEPPE DIN DON – Si è distino per essere stato, ai tempi d’oro, il protagonista della pubblicità del Permaflex. Era lui l’omino che dormiva placidamente su famoso materasso. Premiato perché è l’esempio vivente che le teorie di Spencer sull’evoluzione della specie sono fondate: discendiamo dalla scimmia.
N. B. Il premio è stato ritirato dal cognato. Lui dormiva.




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