ANCHE L’ASSESSORE PERRI RACCONTA BALLE ED ACCUSA I MEDIA DI “FALSA RICOSTRUZIONE” – NOI ABBIAMO RIPORTATO I FATTI LA VERITA’ LA CONOSCONO SOLI I PROTAGONISTI








REDAZIONALE – Il vicesindaco Cataldo Perri, fra l’altro anche assessore alla cultura, replica a quella che definisce “la falsa ricostruzione (giornalistica, ndR) sulla mancata messa in scena, mercoledì 21 alle ore 21 e 30 in piazza Friozzi, del programmato spettacolo teatrale "La fortuna con la effe maiuscola" di De Filippo a cura della compagnia teatrale “Thalia” e dell'associazione “Amadeus”.
Ecco, in forzata sintesi, la sua versione: “La presidente dell'associazione "Amadeus", Nella Ciccopiedi, ha concordato ed accettato l'entità del contributo per la loro rappresentazione. Tant'è che quella proposta è stata inserita regolarmente nel calendario e nel depliant ufficiale degli eventi proposti dalle associazioni e patrocinati dal Comune. Pochi giorni fa, la stessa Ciccopiedi si è lamentata col sindaco perché il contributo non sarebbe stato sufficiente a sostenere le spese organizzative”.
Il primo cittadino si attiva ed assieme al Perri (che reperisce anche una fonica professionale) assicura che ad accollarsi tutte le spese sarà l’amministrazione civica.
Perri informa dell’accordo raggiunto una componente della compagnia amatoriale, Giuliana Greco, la quale comunica che ci sono delle difficoltà: alcuni attori non sono disponibili per impegni lavorativi personali.
“L’impossibilità ad allestire la commedia – spiega Perri - è ribadita dalla medesima Greco lunedì 20 (ma lunedì era 19, ndc), e la sera dell’evento il consigliere comunale, con delega al centro storico, Andrea Fortino, avvisa personalmente il pubblico della soppressione.
Poiché il Perri usa con disinvoltura l’aggettivo “falso”, riferendolo indirettamente anche al Ponte-online, abbiamo chiesto ancora una volta lumi ai diretti interessati, e cioè agli attori per diletto della “Thalia”.
Ecco cosa ribadiscono: “Sapevamo da un mese della rappresentazione e nessuno di noi aveva urgenti impegni di lavoro. Che piaccia o no ripetiamo che l’unico ostacolo sono stati i quattrini: insufficienti a coprire le spese”
E Nella Ciccopiedi su Facebook scrive testualmente: “Tutta la compagnia è sinceramente dispiaciuta per quanto è accaduto ma, nei giorni precedenti, ha fatto quanto era in suo potere per avvisare il pubblico, dopo avere comunicato, ufficialmente e in tempo utile, la propria decisione agli organi competenti. Rinnoviamo comunque le nostre scuse a tutti coloro a cui non è giunta la notizia e che si sono recati inutilmente in piazza Friozzi. Purtroppo, per ragioni non dipendenti dalla volontà della compagnia, non c'era altra soluzione”.
Ora, se le “ragioni” non sono “dipendenti dalla volontà della compagnia”, dove sta il flop?
Perché non ammettere umanamente un errore?
Perché continuare a reputarsi infallibili?
Questi sono fatti e non c’è nulla di “inventato”: dove stia la verità non dobbiamo stabilirlo noi.

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