L’ENEL INTERROMPE LA FORNITURA AL COMUNE PER DEBITI ARRETRATI ED IL SINDACO GERARDO AIELLO MINACCIA DI DIMETTERSI – DOMANI INCONTRA IL PREFETTO DI COSENZZA ANTONIO REPPUCCI






MIRTO CROSIA – Pasquale Loiacono - Il sindaco, Gerardo Aiello, non ci sta e ripropone le sue dimissioni: “Se oggi l’Enel non ripristina il servizio io me ne vado, lascio il Comune ad altri che sanno amministrare meglio di me”.
Ma cosa è successo?
“Appena insediatomi (lo scorso anno, ndc) trovai una miriade di debiti, fra cui quelli del’Enel che ammontavano ad oltre 700 mia Euro. Riuscii a concordare un piano di rientro, riconoscendo, fra l’altro, i quattrini dovuti alla società elettrica come debiti fuori bilancio, ovviamente non imputabili alla mia amministrazione”.
Da allora comincia il calvario del sindaco Aiello, che da questa mattina si ritrova senza luce negli uffici comunali.
Significa che da oggi chiedere un semplice certificato è impresa impossibile: “Ci hanno chiuso il server centrale. Vuol dire che ogni attività burocratica dell’amministrazione è ferma”.
Gerardo Aiello è semi collassato: “Come faccio a far funzionare una macchina amministrativa se non c’è la benzina?”.
La “benzina” è la rete elettrica, sicché il primo cittadino, che stamane ha un incontro col Prefetto di Cosenza, Antonio Reppucci, si scalda: “Con Enel S.p.a. avevamo concordato un piano di rientro che onoravamo ad ogni scadenza. All’improvviso quel meccanismo si è rotto senza motivo, anche se già sapevamo, dopo il fallimento di “Tributi Italia” (la società che gestiva i tributi nella città crosiota, ndc) che le cose si sarebbero messe male. A quel punto, visto che non avevamo più garanzie di introiti, ci siamo attivati per indire una nuova gara che affidasse ad altri la riscossione dei tributi. Evidentemente, per il breve lasso di tempo intercorso tra il passaggio dalla vecchia alla nuova gestione, ci sono stati dei problemi, ma da qui a “tagliare” le5teralmente le linee elettriche ce ne corre”.
È incavolato Gerardo Aiello: “Qualcuno deve spiegarmi cosa sta succedendo. È mai possibile che un servizio come quello della fornitura di energia elettrica venga “tagliato” dall’oggi al domani? E soprattutto in Uffici che hanno competenze incredibili per il benessere della popolazione?”
Aiello, vecchio guerriero, non demorde ed assicura: “Se questa mattina non avrò risposte certe, abbandonerò la fascia tricolore nella mani del Prefetto. Non so più se vale la pena fare il sindaco in un lembo di terra dimenticata da Dio e dagli uomini, dove anche il più umile degli atti diventa un “caso” da additare alla pubblica opinione. Sono stato, e rimango, un amante fedele di questa città: ma recitare la parte del “cornuto e mazziato”, come si dice da noi, questo proprio non mi va”.
E chi vuole intendere intenda.

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