SCUOLA - SCIOPERO DELLA FAME A COSENZA TRA I PARTECIPANTI UNA CITTADINA DI CARIATI "LOTTA PER IL FUTURO RISCHIANDO LA VITA"








CARIATI - È la storia di una donna, Russo Francesca da Cariati, precaria a vita “forse”, chi lo sa. Una precaria della Scuola che da quasi venti anni lotta per il suo sacrosanto diritto di lavoro, statuito dalla Carta Costituzionale, e tutto ciò per mero e macroscopico errore in cui sono incorsi il Ministero della Pubblica Istruzione, l’Ufficio Scolastico Regionale della Calabria nonché l’Ufficio Scolastico Provinciale di Cosenza e per le lungaggini processuali considerato che per tale motivo è pendente giudizio dinanzi al Tribunale Ordinario.
“ Sono seriamente preoccupata per lo stato di salute della mia assistita Russo Francesca, - così parla il suo Avv. Rossella Sero, - atteso che da ieri ha iniziato lo sciopero della fame unitamente ad un folto gruppo di precari, e trovasi dinanzi l’Ufficio Scolastico Provinciale di Cosenza (ex Provveditorato agli studi) per manifestare la sua indignazione contro la riforma della Scuola messa in campo dal duo Tremonti - Gelmini che con le loro scelte di natura ragioneristica hanno provocato danni irreversibili al sistema Scuola con ciò obbligando migliaia e migliaia di docenti e personale ATA, tra la cui la Mia assistita, a rimanere senza lavoro. La riforma è stata concepita al di fuori di ogni logica. Solitamente si prepara una riforma il più possibile condivisa dalle forze sociali, dai lavoratori del comparto scuola e dalle famiglie. In questo caso, continua l’Avv. Sero, il Ministero della Pubblica Istruzione e della Economia hanno solo pensato di tagliare risorse alla scuola a discapito di quei tanti lavoratori che a causa di tale riforma sono stati trasformati in numeri (da ridurre) e successivamente fatti risultare come soggetti disutili.
È da oltre 15 anni che la sig.ra Russo lotta per vedersi riconosciuto un diritto spettantele che, però, è venuto meno già nel 2001 a causa di un mancato illegittimo ed immotivato inserimento nella graduatoria per soli titoli personale ATA che ha costretto la stessa a rivolgersi alle autorità giudiziarie che le hanno dato ragione anche se dopo ben sei anni, e solo a seguito della sentenza veniva inserita nella graduatoria provinciale definitiva permanente di II fascia. Nonostante l’inserimento, però, continua l’Avv. Rossella Sero, alla Russo non è stata riconosciuta la precedenza dovuta, anche per tale ulteriore errore commesso è pendente giudizio dinanzi al Tribunale di Rossano. Nella estenuante attesa delle lungaggini processuali acuite dal fatto che da quasi un anno le cause relative alla sezione Lavoro e Previdenza nel Tribunale di Rossano non si tengono per via della mancanza di nomina di magistrati, la sig.ra Russo versa in tale situazione di precarietà ingiusta resa ulteriormente ingiusta dai tagli indiscriminati operati dal Ministro Gelmini senza la ben che minima preoccupazione che dietro quei migliaia di docenti e personale ATA vi sono mariti, mogli e figli a cui viene negato il futuro ed il diritto di vivere in maniera dignitosa. La scuola pubblica è di tutti e di ciascuno ed è nata libera, aperta, gratuita e pluralista ed è un servizio indispensabile a cui nessuno può rinunciare che va sempre e comunque difesa, nonostante la Gelmini”.
Rossella Sero

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