LE ULTIME NOTIZIE SULL’OSPEDALE – LA PREFETTURA PRENDE LE DISTANZE DAL PROBLEMA – SCIOPERO DELLA FAME: DA DOMANI FARANNO COMPAGNIA AL SINDACO SERO I SINDACI DEL TERRITORIO E IL SEGRETARIO DEL PD – GLI STRALI DI GERARDO AIELLO CONTRO SCOPELLITI E CAPUTO




CARIATI - Dal nostro inviato Pasquale Loiacono - Vicenda Ospedale: la Prefettura di Cosenza non può essere considerata garante del rispetto degli accordi sottoscritti tra Regione Calabria e Azienda sanitaria provinciale nell’agosto del 2009.

E’ quanto è stato confermato questa mattina alla delegazione istituzionale cariatese guidata dal sindaco Filippo Giovanni Sero (accompagnato dall’assessore provinciale Leonardo Trento) ricevuta a Cosenza dal Prefetto Antonio Reppucci.

La Prefettura di Cosenza, presso la quale non sarà aperto un tavolo inter-istituzionale, così come invece avvenne nel 2009, è da ritenersi, per i decorsi accordi sul “Vittorio Cosentino”, soltanto testimone istituzionale dell’intesa allora raggiunta tra i due soggetti, Regione e Asp, unici responsabili del rispetto degli stessi.

Insomma, un atto notarile che non ferma però il primo cittadino cariatese il quale intende proseguire nello sciopero della fame al quale, anzi, da domani, si aggiungeranno i sindaci del territorio ed i suoi rappresentanti politici, in prima linea il Partito democratico coordinato dall’omonimo Fausto Sero.

Nella serata, come già annunziato, si è tenuto un incontro tra amministratori e cittadini presso il Centro sociale.

Filippo Giovanni Sero ha così potuto esporre l’evoluzione del problema dinanzi ad una platea gremita: “La costa jonica ha subito un colpo mortale. Qui chiuderanno gli ospedali di Cariati, Trebisacce e Corigliano, e tutto sarà dislocato presso il “Giannattasio” di Rossano. Sostanzialmente saremo sguarniti di qualsiasi assistenza sanitaria, nonostante le promesse di potenziamento di medicina territoriale che, però, presuppongono lo smantellamento totale delle strutture territoriali”.

Il sindaco spiega alle centinaia di cittadini che riempiono la sala del Centro sociale le posizioni del territorio: “Il diritto alla salute passa dalla riorganizzazione anche dell’ospedale di Cariati. Ma allora non vediamo l’ipotesi di trasformazione, o cancellazione, del “Cosentino”, l’unico che ha svolto ed erogato prestazioni di altissimo livello per tutto il territorio, comprese le prestazioni chirurgiche in laparoscopia”.

Insomma, quello di Cariati “non è mai stato il presidio sotto casa di nessuno, ma al servizio di un vasto comprensorio che, prima degli altri, ha compreso la riconversione”.

Una riconversione che nei fatti non c’è più,

Ed ecco le critiche alla regione Calabria ed al suo governatore, Giuseppe Scopelliti, che giungono un po’ dappertutto, specie dalla “gente” comune,

Ma è giunto il tempo del fare, e così il sindaco di Crosia, Gerardo Aiello, lancia strali nei confronti di certi consiglieri del territorio che rappresentano la maggioranza e rimarca le sue posizioni: “Rimango dell’avviso di quanto espresso durante l’incontro con il presidente della regione. Siamo in balia delle decisioni romane ed il nostro presidente mostra di non avere nessuna autonomia. Lo ripeto e lo sottoscrivo, a scanso di equivoci o di errate interpretazioni”.

Gli scenari sono foschi, anche perché “contenere” la rabbia popolare è diventato un azzardo.

Il gruppo dei giovani de “Le Lampare”, i più attivi in questa delicatissima fase, da oggi stesso potrebbero scatenare proteste plateali.

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