ULTIMISSIME DALL’OSPEDALE – PARZIALE OCCUPAZIONE DELLA SS106 ( SAN CATALDO) – DICHIARAZIONE DEI SINDACI AL PONTE-ONLINE CHE CONTINUANO LA PROTESTA CONTRO LE SCELTE DI SCOPELLITI








CARIATI – Pasquale Loiacono - Non si placa la rabbia di cittadini ed istituzioni che continua a protestare per la chiusura dell’ospedale “Vittorio Cosentino”, disposta dal commissario straordinario alla sanità, il governatore Giuseppe Scopelliti.
Nella tarda mattinata di oggi, tutti i sindaci del Basso Jonio, praticamente in seduta permanente, hanno fatto il punto della mesta situazione e vagliate una serie di iniziative che immediatamente saranno messe in atto.
Il sindaco di Mandatoriccio, Angelo Donnici ha proposto ai colleghi di deliberare in materia di circolazione stradale: “Giacché la legge prescrive che la carreggiata deve essere larga almeno 7 metri e mezzo e che, purtroppo, la statale 106, nei tratti urbani, il più delle volte ha una ampiezza inferiore, possiamo tranquillamente inibire il transito per tutelare l’incolumità di pedoni ed automobilisti”.
Ed è sempre Donnici a suggerire che tutto lo Jonio chieda di poter far parte della limitrofa regione Basilicata: “Ne trarremmo solo vantaggi”.
Il primo cittadino di Crosia, Gerardo Aiello, è per misure più drastiche che però vedano la partecipazione dirette dei sindaci, i quali devono gestirle nelle legalità.
Fausto Sero, segretario locale del Partito democratico, rimarca la necessaria presenza dei partiti e degli esponenti di rilievo coinvolgendo Mario Oliverio, il presidente della provincia calabrese più penalizzata dal piano sanitario.
Per Mario Salvato, primo cittadino di Scala Coeli, tutti i sindaci del vasto territorio dovrebbero consegnare le fasce tricolori al prefetto o, addirittura, in Quirinale, nelle mani del presidente della Repubblica.
Alfonso Cosentino, già consigliere comunale di Cariati e profondo conoscitore della sanità pubblica, spiega che “la follia di concentrare tutto nell’ospedale di Rossano penalizza proprio la città bizantina ed il suo presidio ospedaliero che già non riesce a far fronte alla richiesta di salute dei residenti. Ergo, chi ha sponsorizzato codesta idea peregrina, ha fatto un torto ai rossanesi”.
Intanto, sempre oggi, una foltissima delegazione di cittadini è stata a Cosenza per contestare il governatore Scopelliti, nella città bruzia per inaugurare il nuovo blocco operatorio dell’ospedale dell’Annunziata (ne riferiamo ampiamente a fianco); non sono mancate polemiche tra Regione e Comune.
Le agenzie parlano di “agguato” teso dal sindaco cariatese Filippo Giovanni Sero, ma il comitato dei sindaci immediatamente smentisce: “Nessuna aggressione, nessun agguato, nessuna ingiuria. Solo fischi per Scopelliti e per il suo scellerato piano di distruzione della sanità calabrese e in particolare nella Sibaritide.
Nel frattempo, in tarda serata, e prima di andare in stampa segnaliamo l’occupazione parziale della strada statale 106, in contrada San Cataldo, a nord dell’abitato.
Centinaia di cittadini, spontaneamente, hanno pensato di adottare questa forma estrema di protesta.
Le ripercussioni sul traffico sono, e saranno, pesanti, perché quaggiù non si ha intenzione di mollare.
L’ordine pubblico è garantito dai militi della locale stazione dei carabinieri, ma c’è da aspettarsi giorni tremendi.


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