OSPEDALE: SCOPELLITI NON LASCIA ALCUNA SPERANZA Fallito anche il tentativo di mediazione del Vescovo Marcianò





CARIATI – Scoppeliti conferma: l’ospedale di Cariati chiude.
E’ l’esito dell’incontro di ieri sera a Rossano tra mons. Santo Marcianò, Arcivescovo di Rossano-Cariati, e il presidente della Regione Calabria. All’incontro hanno preso parte anche il Prefetto di Cosenza Antonio Reppucci, il sindaco di Cariati Filippo Sero e il cardiologo, dell’ospedale di Cariati, dott.Nicola Cosentino. Nessun comunicato ufficiale, tanto silenzio ma molte indiscrezioni.
Proprio attraverso queste indiscrezioni siamo riusciti a conoscere il tenore dell’incontro, gli argomenti dei quali hanno discusso ed il risultato.
Mons. Marcianò ha seguìto sempre da vicino e con apprensione gli sviluppi della vicenda Ospedale; giorni addietro aveva scritto un’ accorata lettera al sindaco di Cariati appena iniziato lo sciopero della fame e adesso, preoccupato dopo il parapiglia di Catanzaro, le contestazioni di Cosenza e le diverse occupazioni della SS 106, ha voluto l’incontro con il presidente Scopelliti, probabilmente per cercare una sorta di mediazione nell’intricata vicenda.
Si sarebbe trattato di una discussione serena e pacata il sindaco e il dott. Cosentino, avrebbero esposto al governatore della Regione la”storia” degli ultimi mesi vissuti dal Cosentino in tutti i suoi particolari. Nello specifico, i due rappresentanti di Cariati, avrebbero chiesto una degna riconversione dell’ospedale, giusto come concordato, a sua tempo, con la Regione Calabria, l’ASP alla presenza del prefetto dell’epoca.
Dalla sua, Scopelliti, avrebbe confermato le stesse risposte che aveva dato al sindaco nell’incontro di Catanzaro: 1) l’ospedale di Cariati non avrà nessun posto lotto; 2) saranno potenziati gli ambulatori con altri servizi, il pronto soccorso (forse sarà un h24) solo come primo soccorso, la cardiologia, sarà trasformata in un ambulatorio, così la medicina. Insomma l’ospedale di Cariati chiuderà alle 14 del pomeriggio dopo le visite ambulatoriali per riaprire il giorno dopo.
Pare proprio che su questo il presidente della regione sia stato irremovibile, sostenendo che il piano di rientro deve andare avanti e che non poteva concedere alcuna agevolazione all’ospedale di Cariati altrimenti in Calabria sarebbe successo il caos generale.
Quindi anche questa ultima possibilità di mediazione, è fallita.
A questo punto le possibilità di sopravvivenza dell’ospedale sono ridotte al lumicino, per cui, non rimane che mettersi l’animo in pace e sperare di godere di una buona salute,considerando i tempi di percorrenza della 106 fino all’ospedale più vicino e considerando le difficoltà a cui si troverà di fronte l’ospedale di Rossano nel passare da un bacino d’utenza di 70 mila a 300 mila persone- Possiamo solo immaginare che nei prossimi giorni sorgeranno sicuramente delle ulteriori polemiche che sposteranno il tiro su altre problematiche della vita di tutti i giorni, senza escludere lo scarica barile delle responsabilità.
Una cosa è certa: ancora una volta a pagare il prezzo maggiore saranno i cittadini.

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