LA REDAZIONE DEL PONTE-ONLINE SENTE IL BISOGNO ED HA IL DOVERE DI RIGETTARE AL MITTENTE PRESIDENTE SCOPELLITI LE ACCUSE FATTE ALLA COMUNITA’ DI CARIATI : ‘”IN CUI SI ANNIDANO CRIMINALITA’ E ‘NDRANGHETA”. QUANDO E’ VENUTO A CHIEDERE I VOTI NON LA PENSAVA COSI’
CARIATI - "L'unica certezza fondata che ho oggi, è che nei fermenti di Cariati c'erano brutti ceffi a guidare quella manifestazione in cui si annidano criminalità e 'ndrangheta''. Questo è il convincimento del Presidente della Giunta Regionale della Calabria, Giuseppe Scopelliti, a proposito delle manifestazioni civili, pacifiche e democratiche che le popolazioni della Sibaritide e dell’alto Crotonese stanno portando avanti da giorni per difendere il sacrosanto diritto alla salute. Scopelliti, evidenziando disprezzo per le istituzioni democratiche e mostrando i muscoli del politico provocatore da curva sud, offende l’onestà, il decoro, la dignità e l’immagine di qualche milione di Calabresi sparsi nel mondo, nonché di tutti quelli e sono la stragrande maggioranza, che ogni giorno combattono il cancro ‘ndrangheta pagando prezzi altissimi in prima persona. Il neo-governatore, mostrando di essere personaggio fragile e non educato ai valori della democrazia e del confronto dialettico, mistifica i fatti e parla per istigare la folla. Costui evidenzia di essere grossolano e superficiale nell’interpretare il delicato ruolo di rappresentante delle istituzioni democratiche. La gente di Cariati e del suo hinterland guadagna il pane col sudore della propria fronte e non merita gli odi e veleni diffamatori da chi, pagato profumatamente, anche dai cittadini di Cariati, non ha titoli per erigersi a giudice e campione di legalità. Come Mussolini, anche gli Scopelliti di turno, potranno aggiudicarsi, forse, una battaglia, ma non vinceranno mai la guerra contro il popolo sovrano, giacché si rifiutano di intendere le vere cause del dissenso e non si rendono conto delle sofferenze a cui la gente perbene è costretta, per le sue scelte politiche ragionieristiche ed antipopolari. Il nostro Giornale on-line, in questa deprimente azione politica, preoccupato della deriva istituzionale dell’attuale detentore del potere, ha una sola certezza: l’essere dalla parte – ed essere parte – della gente onesta, per bene; di quelli che non hanno nulla da nascondere, che rispettano la legge, contano sulla Costituzione, pagano le tasse, conservano il valore della solidarietà e lottano, uniti, senza differenze di bandiere e di colore politico, per difendere i diritti intangibili sanciti dalla nostra suprema carta. La grande questione dell’etica, della legalità è la bandiera della nostra comunità. Difendere la legalità, signor Scopelliti, vuol dire, anche, non prestare il fianco, in alcun modo a polemiche sterili e gratuite illazioni come la sue infelici farneticanti sortite. Oggi più che mai vergognose e provocatorie in una area colpita a morte, come la fascia ionica cosentina e l’alto crotonese, dal suo piano di rientro sanitario irresponsabile e sciagurato. Lei, Commissario Scopelliti Giuseppe, non ha vinto alcun concorso pubblico per occupare quella poltrona. A noi “ignoranti”, come ci definisce lei, piace ricordaglielo con e senza fischietti, se ne faccia una ragione! Il suo occupare i mass-media per raccontare menzogne è patetico. E’, drammaticamente, vero quel che affermava il vecchio filosofo tedesco, che la storia si ripete, una volta come tragedia e l’altra come farsa. Con il suo modo “di fare e di dire” siamo al ridicolo. Abbassi i toni se ne è capace e rispetti il mandato che la gente perbene di Cariati le ha affidato votandolo. Se Lei è convinto, come afferma, che i voti di Cariati, che hanno contribuito a mandarlo al governo della regione, puzzano di mafia si dimetta!