Il Consiglio Comunale approva lo Statuto, non sono mancate le polemiche






Leonardo Rizzo CARIATI – Tutto secondo copione. Il Consiglio comunale di Cariati con 13 voti favorevoli e tre contrari ha approvato lo Statuto. Dove non sono riuscite le Amministrazioni delle ultime due legislature è riuscita l’attuale Amministrazione, che ad appena due mesi dal suo insediamento, ha liquidato la pratica Statuto grazie alla sua compattezza. Si chiude così una "pratica" difficile che in passato aveva creato non poche difficoltà alle precedenti amministrazioni. Così come da copione il Sindaco Domenico Arcudi, che ha presieduto l’assemblea, assistito dal nuovo segretario comunale dr. Cataldo De Nardo, ha comunicato l’ennesimo cambio di guardia del capogruppo consiliare dello Sdi. Il nuovo capogruppo è Leonardo Celeste che sostituisce Leonardo Trento. Praticamente in tre consigli comunali lo Sdi ha cambiato tre capigruppo. Subito dopo il Sindaco ha informato il Consiglio di aver incontrato i responsabili della Capitaneria di Porto di Crotone e quello dell’ANAS. Nell’introdurre l’unico punto posto all’O.d.G.: l’approvazione dello Statuto, il Sindaco ha ripercorso la storia della "pratica" dello Statuto nel corso degli anni e le varie difficoltà incontrate. Si è poi soffermato sulla polemica aperta dallo Sdi che lo accusava di non aver coinvolto il partito di Boselli nella discussione della bozza. Ha poi affermato che tutte le parti sociali incontrate e quasi tutti gruppi politici hanno detto di essere soddisfatti della bozza dello Statuto proposto dall’Amministrazione. Il primo ad intervenire è stato il neo capogruppo dello Sdi, il quale, in modo confusionale, prima plaude all’Amministrazione comunale quasi a far capire al consiglio ed ai pochi cittadini presenti in aula, di condividere la bozza della Statuto, poi l’accusa di non essere stato coinvolto nella discussione e di non aver potuto esprimere la propria opinione e pertanto propone alcune modifiche, bocciate poi dalla maggioranza. Il capogruppo del Ppi Antonio De Nardo, dopo aver affermato che l’approvazione dello Statuto è un atto importante e qualificante per l’Amministrazione, ha ringraziato gli organi d’informazione per il ruolo che hanno avuto in questa vicenda. "Si è parlato di Statuto – ha detto De Nardo, solo grazie alla stampa altrimenti sarebbe passato in sordina". Il diessino Enrico Cuda ha sostenuto che era necessario cambiare lo Statuto comunale, (approvato nel 1991 ed operativo nel 1992) in quanto ormai era obsoleto ed inadeguato. Sostanzialmente, ha detto Cuda, nel corso dell’Amministrazione Montesanto, lo Statuto è stato aggiornato in base al Decreto 297/2000, alla Bassanini e a tutte le esigenze che riguardano le necessità del nostro Comune. "L’approvazione di questo importante strumento – ha concluso Cuda – ci permetterà di varare in tempi rapidi il regolamento dei servizi e degli uffici per rispondere alla duplice funzione: quella della ripresa della macchina amministrativa e quella del rispetto del programma proposto ai cittadini nell’ultima campagna elettorale". E’ stato notato come è mancata la proposta di inserire nello Statuto la presenza femminile nella giunta comunale, visto che gli assessori possono essere nominati anche esterni. Infine, nessuno ha pensato ad un maggiore rapporto di democrazia all’interno del Consiglio Comunale. Oggi, lo Statuto appena approvato, prevede che per convocare il consiglio comunale occorrono almeno sei consiglieri. Quindi l’opposizione non potrà mai chiedere la convocazione di un Consiglio comunale in quanto non esiste un rapporto democratico in questo senso. Alla fine del dibattito lo Statuto è passato con i voti della maggioranza e quello del consigliere di minoranza Antonio Baratta del Cda. Hanno votato contro i consiglieri dello Sdi e di An, assente il consigliere del Cdu Strafaci.

x