Incerta la sorte del presidio ospedaliero di Cariati. Il Direttore Generale non si sbilancia






Leonardo Rizzo CARIATI – Il presidio ospedaliero di Cariati, in attesa di conoscere il proprio ruolo all’interno dell’Azienda Sanitaria n° 3 di Rossano, vive momenti di incertezza. Nonostante tutto si sta lavorando molto per portare a termine il nuovo corpo di fabbrica al fine di ampliare, con la creazione di nuovi servizi, il presidio già esistente. La nuova struttura, che fa parte del Piano pluriennale d’investimento nel settore dell’edilizia sanitaria, progettata dall’arch. Leonardo Ippolito e dagli ing. Vincenzo Boccuti e Giovanni Pirillo per un importo a base d’asta di oltre tre miliardi i cui lavori sono iniziati nell’aprile del 1998, sarà terminata entro dicembre di quest’anno. "Il nuovo fabbricato – ci ha dichiarato l’arch. Leonardo Ippolito, direttore dei lavori – è articolato in quattro piani con una superficie coperta di circa 790 mq a piano per complessivi mq 3.950 circa. E’ previsto al piano terra il "Poliambulatorio" per le varie specializzazioni esistenti; al primo piano gli "Uffici Amministrativi"; al secondo piano la "Cardiologia" e la "Riabilitazione", infine, al terzo piano è prevista la "Geriatria" per complessivi 20 posti". Nell’Ospedale di Cariati da un pò di tempo sono fermi gli investimenti tecnologici, da più tempo si richiede una TAC, ma nessuno dei responsabili se ne preoccupa, esiste una carenza di personale medico tanto che alcuni reparti sono allo stremo. Eppure l’ospedale di Cariati è il primo per punto nascite e per la chirurgia laparoscopica, grazie all’esperto primario del presidio dott. Enrico Cappa; è primo nell’attività cardiologica, in termine di visite, ricoveri e servizi, ma, nonostante tutto, pare che proprio questo reparto sia fortemente a rischio nei progetti futuri dell’ASL n° di Rossano. Per avere maggiori ragguagli su questi argomenti ci siamo rivolti direttamente al Direttore Generale dell’ASL n° 3 di Rossano il prof. Bruno Amantea. "Per quanto riguarda il ruolo che il presidio ospedaliero di Cariati avrà in un prossimo futuro – ci ha detto il responsabile della Sanità dell’ASL di Rossano – ritengo avrà un ruolo di presenza sanitaria in grado di dare adeguate risposte ai cittadini di Cariati e del suo hinterland. Sono certo che gli utenti avranno meno disagi e più risposte di tipologie prioritarie. Purtroppo – ha continuato il prof. Amantea – ho ereditato un ASL dove si è pensato di più al clientelismo di tipo carrieristico anziché privilegiare i servizi sanitari, ecco perché oggi non c’è ordine nei vari presidi. Ritengo che debba prevalere il concetto dell’azienda unica, per questo motivo ritengo necessario dare delle risposte più concrete per quanto riguarda servizi più qualificativi onde evitare "l’emigrazione sanitaria verso il nord. Quindi è necessario: 1) mettere ordine nell’Azienda per respirare una nuova aria sanitaria e integrarla in un sistema più funzionale; 2) evitare il campanilismo che sicuramente non migliora l’assistenza, specie quella acuta dei malati, 3) creare un’interfaccia tra territorio e ospedale per migliorare le cose e rendere funzionale il progetto unico dell’Azienda". Per quanto riguarda il presidio di Cariati il Direttore Generale prof. Amantea concludendo dice; "Sono abituato a non promettere ma a realizzare, io non abbandono nessuna struttura al suo destino, anzi cerco di sfruttare ogni tipo di risorse e le finalità sanitarie reali del suo territorio. Per questo motivo mi riserbo di non anticipare niente in attesa dell’approvazione da parte della Regione Calabria del Piano attuativo".


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