Il ritorno a casa del piccolo Omar








Leonardo Rizzo CARIATI "Sono felicissima di aver finalmente raggiunto il mio obiettivo: portare in Italia mio figlio Omar". Così ci dice al telefono Filomena Perri che viaggia per tornare nel suo paese nativo Cariati. "Non è stato facile arrivare a questa soluzione – continua Mena Perri – devo ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla risoluzione di questa vicenda che mi aveva tolto la voglia di vivere. Un particolare ringraziamento al Presidente della Camera Pierferdinando Casini, che nel settembre scorso si è impegnato in prima persona presso le autorità egiziane per far ritornare in Italia Omar, il Ministero degli Esteri e quanti si sono adoperati per la mia causa. Oggi che stringo tra le mie braccia Omar – aggiunge Mena Perri voglio pensare solo a lui per farlo ritornare sereno perché in questi mesi ha subito un trauma non indifferente". La storia del piccolo Omar inizia nel dicembre del 2000 quando il padre egiziano Alaa-el-Din Khalaf , lo rapisce portandolo in Egitto in barba alla sentanza dell’Alta Corte egiziana che dice che il bambino deve essere affidato alla madre. La coraggiosa Mena Perri, non si perde d’animo e con determinazione smuove tutte le autorità competenti per ritrovare e riavere il suo bambino. Un anno di affannose ricerche in Italia ed in Egitto, appelli televisivi, interventi delle autorità italiane in Egitto attraverso l’Ambasciatore Sica ed il Console Favi, i Ministri Tremaglia e Ruggiero, infine la svolta mercoledì scorso quando Khalaf viene rintracciato dalla polizia egiziana non al Cairo nè al paese di origine Assiut, ma in pieno deserto in quella che viene chiamata la Nuova Valle, tra Assuan e il confine libico. Mena Perri, che era rientrata da dieci giorni in Italia, a Milano, dove lavora presso il Ministero del Tesoro, mercoledì riceve la telefonata che tanto aspettava ed è subito ripartita, accompagnata dal fratello Cataldo, per l’Egitto dove le autorità italiane gli hanno messo a disposizione un aereo privato per poter andare a riabbracciare suo figlio e riportarlo in Italia. Mena Perri ci racconta che fino all’imbarco per il ritorno ha dovuto superare la resistenza del marito e dei suoi familiari che hanno tentato ogni escamotage per trattenere il piccolo Omar. "Oggi devo recuperare il rapporto con mio figlio che parla arabo –prosegue la mamma cariatese – se necessario cambierò lavoro pur di stare vicino a mio figlio che ha tanto bisogno di affetto. Il mio ritorno a Cariati è un fatto importante perché qui ci sono tutti i miei familiari e dove il piccolo Omar ha vissuto parte della sua prima infanzia e dove riceverà, l’affetto e l’amore, della nonna Italia e di tutti i miei cari". A Cariati c’è molta attesa per l’arrivo del piccolo Omar. Il suo arrivo era previsto nel primo pomeriggio ed è per questo che molti colleghi e tante televisioni si sono portati a Cariati per immortalare il momento del ritorno del piccolo Omar.






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