Ospedale: Marcia indietro dell'ASL sul ricovero dei cardiopatici






Viviana Rizzo – CARIATI - E' stato revocato il provvedimento dell'AsI n°3 di Rossano che negava il ricovero ai malati acuti nel reparto di cardiologia dell'Ospedale di Cariati. Finalmente una buona notizia e una piccola
vittoria per i cittadini di Cariati e dintorni sulla questione. Era da tempo che circolavano voci sullo smantellamento di alcuni reparti dell'Ospedale e
lo scorso 19 gennaio, a conferma di queste, era giunto il comunicato a firma del dott. Pierluigi Carino dell'AsL di Rossano che vietava il ricovero dei pazienti cardiopatici con l'obbligo di dirottarli verso la UTIC (Unità di Terapia Intensiva coronarica) più vicina. Nonostante la consapevolezza di un momento critico per le sorti dell'Ospedale, la notizia è giunta come una doccia gelida per gli addetti al servizio sanitario cariatese, per i cittadini e soprattutto per i malati di cuore della zona che evidentemente necessitano di cure e assistenza immediata. Il forte malcontento e lo sconforto che questa decisione ha provocato nell'opinione pubblica sono dovuti al fatto che il reparto di cardiologia ha sempre funzionato efficientemente, dunque non è apparsa una chiara motivazione da provocarne addirittura una tale limitazione. Inoltre l'UTIC più vicino si trova a Trebisacce e in caso (frequente) di sovraffollamento e indisponibilità di posto, il
cardiopatico bisognoso di cure avrebbe dovuto cominciare un pellegrinaggio per tutti i centri specializzati delle terapie del cuore rischiando di non arrivarci da vivo. Ieri pomeriggio l'invio di un altro provvedimento, questa volta dallo stesso presidio Ospedaliere di Cariati nella persona del direttore sanitario Dr.ssa Giuditta De Leo, nel quale si legge "A seguito trasmissione nota del 19/01/2002, si precisa alle SS.LL. che le indicate modalità operative di gestione del paziente cardiopatico acuto non modificano la precedente organizzazione". Poche e decise parole che riaffermano l'operatività del conteso reparto di cardiologia. Positive naturalmente le reazioni, a cominciare dall'assessore alla Salute e vicesindaco di Cariati Giovanni Agazio che ha commentato "Non poteva essere fatta cosa migliore: abbiamo tutte le intenzioni di difendere il nostro Ospedale con ogni mezzo. Chiederemo al più presto un incontro col direttore generale prof. Bruno Amantea, per discutere e chiarire una volta per tutte l'importanza dell'Ospedale cariatese. Anziché chiuderlo sarebbe utile per tutti potenziare il servizio con uomini e attrezzature". Da parte della cittadinanza è da segnalare invece la nascita di un "comitato cittadino per la salute" a tutela degli interessi degli utenti. Anche questo forte segno del coinvolgimento e della determinazione generale a far restare in funzione l'Ospedale con tutte le sue attività.



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