Il capo gruppo dei DS al Comune, Enrico Cuda, non risparmia la "sua" maggioranza






Leonardo Rizzo CARIATI – Con i voti della maggioranza passa il Bilancio di previsione comunale 2002 e quello pluriennale 2002/2004. L’opposizione ha votato contro. Da rilevare la grave assenza del gruppo di opposizione dello SDI. Un’assenza criticata negli ambienti politici, e che dimostra come il più votato dei partiti a Cariati, getta la spugna. Oltre a questa nota, altri importanti fatti sono accaduti in seno al Consiglio comunale, facendo passare in second’ordine la discussione e l’approvazione dello stesso Bilancio comunale: l’intervento del capogruppo dei DS, quello dei Popolari, e l’intervento del Sindaco. Il più importante di questi fatti è la forte dichiarazione del capogruppo dei DS Enrico Cuda, che con un lungo e articolato intervento ha messo sotto accusa il comportamento della sua stessa maggioranza affermando "Mi riesce difficile licenziare un documento così importante per la vita amministrativa del nostro comune senza esprimere un giudizio personale che non è un voltafaccia alla
maggioranza nella quale sono stato eletto, ma una valutazione complessiva del bilancio che si va ad approvare per l'esercizio finanziario 2002". Cuda ha poi lanciato un’altra freccia in direzione della sua maggioranza quando ha detto: "questa occasione mi serve per tacitare una volta per tutte le maldicenze che qualcuno, a bella posta, cerca di far penetrare nell'opinione pubblica, rifuggendo dalle proprie responsabilità per favorire la disinformazione ed aumentare gli steccati che non giovano alla politica e alla crescita morale e civile della città". Tralasciando quello che è stata la stesura del Bilancio l’esponente diessino ha affermato che sarebbe doveroso ispirare il Bilancio al contenimento della spesa che invece è rimasta immutata; si registra, anzi, un considerevole aumento per le collaborazioni esterne, per le quali sarebbe opportuno valutarne la produttività, e per altri interventi che appesantiscono la cassa che dimostra un'atavica carenza di fondi, la cui causa sarebbe stata determinata da gestioni puntualmente individuate. "E' evidente che si è voluto compensare premendo l'acceleratore sulle entrate fiscali – va giù pesante Cuda - con i seguenti risultati: a) i cittadini sono stati inondati di cartelle; b) affidando gestioni per accertamenti a società che, pare, non siano nemmeno iscritti all'apposito albo, con semplice determinazione dirigenziale; mortificando le competenze del consiglio comunale e in spregio a tutti gli accertamenti fatti in precedenza dallo studio del geom. Cariglino di Cariati; senza considerare il
rischio che l'aumento dello stanziamento revisionale dell'ICI possa essere vanificato dalla riduzione degli estimi catastali operati dalla Commissione
Censuaria su ricorso proposto dalla precedente amministrazione; e) insinuando tra la gente, scientificamente, che la cassa è vuota per leggerezze della precedente amministrazione della quale ho fatto parte. In merito a quest' ultimo punto mi preme, per dovere di informazione e per fare chiarezza, riferire che sono stato responsabile nell'avere onorato i debiti che non sono stato frutto dell'amministrazione nella quale ho ricoperto il ruolo di assessore, che ammontano a oltre due miliardi e che hanno appesantito fino all'inverosimile! bilanci 1998- 1999-2000". Il sindaco Arcudi, intervenendo subito dopo, richiama il capo gruppo dei DS Cuda –alla disciplina di maggioranza. "Prima d’intervenire in consiglio in questi termini – ha affermato, infatti, il sindaco rivolgendosi a Cuda - sarebbe stato doveroso parlarne nelle apposite riunioni di maggioranza". Subito dopo prende la parola il consigliere del PPI, Antonio De Nardo, il quale difende l’intervento di Cuda. Critico anche l’intervento dei consiglieri dell’opposizione: AN e Cda, i quali hanno condiviso l’intervento di Cuda.

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