Sanitą: Scopelliti ci ripensa e salva e valorizza gli ospedali di montagna




(AGI) - Catanzaro, 29 dic. - Non piu' la chiusura degli ospedali rispetto al numero di posti letto, fissati dalla precedente Giunta regionale a 120 posti, ma un riordino basato su criteri scientifici che vanno dall'appropriatezza delle strutture e delle attivita' alla situazione locale. Uno schema che ha permesso di individuare e mantenere quattro strutture con la categoria di ospedali di montagna. Si tratta dei presidi di Acri, San Giovanni in Fiore, Serra San Bruno e Soveria Mannelli. Un "esperimento" illustrato oggi dal presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, e dal presidente della terza commissione consiliare, Nazareno Salerno, nel corso di una conferenza stampa alla quale erano presenti anche gli assessori Michele Trematerra e Mario Caligiuri. "La sperimentazione - ha spiegato Scopelliti - prevede la configurazione definitiva di questi quattro ospedali nella seconda fase di attuazione del piano di riordino, con una verifica che avverra' sul campo e che potra' condurre, in caso di una positiva conclusione del piano di rientro, a rivedere la configurazione degli ospedali di montagna". Critiche molto forti sono state espresse dal governatore a quanti "dicono una cosa quando sono maggioranza e un'altra quando sono opposizione", riferendosi alle iniziative del centrosinistra contro la chiusura dei presidi. Scopelliti ha, infatti, ricordato la delibera di Giunta regionale numero 585 di settembre 2009 che individuava cinque ospedali da chiudere, sei da valutare e nove da riconvertire. "Sulla sanita' - ha aggiunto il presidente - si e' creato fermento e c'e' bisogno di fare chiarezza e non demagogia pura, perche' sulla sanita' si rischia, ci sono da prendere decisioni difficili. In Calabria non solo la criminalita' organizzata e' interessata alla sanita', ma anche le lobby e una parte della politica". Critiche dure, dunque, perche' "ignorano il piano di rientro - ha spiegato Scopelliti - o non lo hanno mai visto". La riconversione, dunque, dopo questa nuova programmazione della Regione che ha portato all'individuazione dei presidi di zona montana, riguardera' 14 ospedali. Anche il presidente della commissione, Salerno, ha sottolineato le incongruenze del centrosinistra: "Loiero - ha detto - non si e' reso conto della reale situazione della sanita' calabrese. Ora gli ospedali montani sono pilastri fondamentali per garantire l'assistenza sanitaria nella regione".

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