Richiesta di rinvio a giudizio, per due dipendenti comunali, per i reati di truffa e peculato


I fatti, così come li abbiamo appresi dalla parte denunciante, l’imprenditore cariatese



CARIATI – La Procura della Repubblica di Rossano ha avanzato, per due dipendenti comunali di Cariati, richiesta di rinvio a giudizio avanti il Tribunale di Rossano; il GUP(giudice per l’udienza preliminare) ha fissato l’udienza preliminare per il 9 maggio prossimo per i reati di truffa e peculato.
I fatti, così come li abbiamo appresi dalla parte denunciante, l’imprenditore cariatese F. L.
Ad F. L., una volta assai vicino all’attuale governo civico, sembra sia stato negato il pagamento di un lavoro che lo stesso aveva eseguito in nome e per conto del Comune.
Ne scaturisce una polemica infinita a colpi di carta bollata, tanto che il presunto creditore, per far valere i suoi diritti, si trasforma in detective e scopre, con imbarazzo, e tanto di documentazione fotografica, che due dipendenti dell’area tecnica usano (peculato) un mezzo del Comune (un’autoscala) per lavori privati nell’abitazione di un funzionario nel limitrofo territorio costiero di Scala Coeli.
Ma c’è di più, perché, da quanto trapela dalla procura, i due, in un giorno preciso, avrebbero timbrato regolarmente il cartellino e si siano, successivamente, allontanati dall’ufficio (truffa) proprio per recarsi altrove ed attendere ad occupazioni, affatto pubbliche, utilizzando strumenti in uso esclusivo all’Ente.
Se i giudici dovessero avallare simili circostanze, ci troveremmo davvero dinanzi ad atti ed occupazioni di natura particolarmente grave, atteso che il denunciante F. L. da più tempo conduce una “battaglia” solitaria, confortata solo dall’onore delle prove che il medesimo ha “raccolto” con pazienza certosina.
Comunque finisca questa storia, rimane l’imbarazzo dell’esecutivo e la certezza che, ogni atto contrario alla legge, comunque paga.



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