Amministrative 2011 – Considerazioni del dopo voto. Per la seconda volta l’opposizione, divisa, “favorisce” la conferma a sindaco di G.F. Sero






Il risultato delle amministrative a Cariati non può che lasciare spazio a qualche considerazione.
Pieno merito alla coalizione vincente e al neo-vecchio-sindaco Filippo Sero. A lui e al suo entourage va il merito di aver creduto nella squadra vincente del 2006, con pochi ritocchi di rilievo. A dispetto della sconfitta, anche gli altri due candidati a sindaco, Mario Sero e Filomena Greco, hanno ottenuto un risultato eccellente, tuttavia “macchiato” dall’incapacità di plasmare una sintesi dell’opposizione, che, dal 2006, aveva via via ingrossato le sue fila. Ed infatti il risultato è sotto gli occhi di tutti: vince Filippo Sero con il 36% dei consensi, mentre le liste perdenti riscuotono insieme il 64% dei voti.
Cercando tra i Comuni al di sotto dei 15000 abitanti (dove vige il sistema maggioritario) non esiste una situazione simile. Siamo sicuri che i due sconfitti non abbiano qualche rimpianto?
E di chi è la colpa?
Di tutti e di nessuno. Questa è la risposta corretta. La causa di questa bizzarra situazione è molto più subdola di quanto si possa pensare. E’ radicata nelle menti e nelle abitudini dei cariatesi. Cariati è un Comune che da circa 25 anni vive una continua emorragia demografica. Questo ha significato inesorabilmente passare ad un sistema elettorale maggioritario, tipico dei Comuni di 1000, 2000 o anche 5000 abitanti, ma sicuramente inadeguato per Comuni più popolosi. E a Cariati, infatti, una volta c’era il proporzionale. I cariatesi, insomma, ragionano ancora in termini proporzionali, quando ognuno si presentava con la propria lista e “i conti si facevano alla fine…” Cosa possiamo dedurre da questa riflessione? E’ molto semplice. Nel maggioritario un’amministrazione uscente, per quanto possa essere in caduta libera a seguito di scelte discutibili e quant’altro, non potrà mai essere sconfitta da un’opposizione “spaccata”. E se qualcuno pensa che non si possa vincere col 36%, faccia una visita al nostro paesino.
Chi è causa del suo mal pianga se stesso! Così recita il proverbio. E anche questa volta è lo specchio di quanto accaduto.


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