Pesca - A Cariati la quardia costiera ha sequestrato, complessivamente, 8500mt di reti non regolamentari del tipo derivante




Corigliano - Nei giorni scorsi la Capitaneria di porto di Corigliano Calabro ha effettuato controlli nell’ambito dei porti di Corigliano Calabro e di Cariati e lungo il litorale di competenza per contrastare, secondo le direttive impartite dal centro controllo nazionale pesca del Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto, la pesca con reti derivanti e quella del tonno rosso che, avendo raggiunto il massimale di quantitativo assegnato a livello comunitario, da fine maggio si è chiusa.
Nel porto di Cariati, nel corso di due distinte operazioni, sono state elevate 5 multe per complessivi 7600 euro per la detenzione di attrezzi non consentiti, per irregolarità amministrative commesse da pescherecci e relative a formalità di arrivo/partenza, irregolare assunzione di personale a bordo. Impiegati, complessivamente, 12 militari e 4 autopattuglie.
Nel dettaglio, sono stati sequestrati complessivamente 8500 metri di reti di tipo derivante non conforme alla normativa depositati in banchina.
In particolare è stata sequestrata una rete di tipo ferrettara lunga 4500 metri.
La ferrettara e’ una rete simile alla spadara ma con le maglie più piccole (18 cm) e può essere lunga al massimo 2 km; con la ferrettara non è possibile pescare il pesce spada ed il tonno, visto che se ne autorizza l’uso soltanto entro le 10 miglia dalla costa.
La Capitaneria di porto promuoverà appositi incontri con il Comune di Cariati e con le cooperative di pesca locali finalizzati a sensibilizzare le categorie professionali sull’uso di attrezzi da pesca consentiti.

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