Riceviamo, pubblichiamo e rispondiamo alla lettera un nostro “navigatore” MASSIMO DISAGIO, che vive a Napoli





Caro Direttore,
Sono Massimo Disagio da Napoli. Da 15 anni faccio le vacanze a Cariati dove aggio accattato una casetta in Via Lucania.
Vi devo dire che la zona mi piace assai, come pure le persone, ma adesso non sta più come prima.
Una volta si stava davvero bene e in tutta tranquillità. Ora anche se la gente è lo stesso rispettosa e gentile ci stanno problemi che stanno diventando sempre difficili.
Per esempio le strade che sono tutte bucate e che se non stai attento ti puoi fare male anche a piedi.
E poi ci sta l’acqua che va e viene e le spiagge non sono tanto pulite ed anzi sono sporchine.
Io sono affezionato al vostro paese, però sto pensando di vendere la mia casa che orami ho una certa età e mi piace stare in grazia di Dio.
Aggio visto che pure mo ci sta la bandiera blu, ma mi pare una cosa inventata pure se Cariati è bella assai.
Si fanno assai parole e pochi fatti e voglio sperare che al comune s’impegnano sinnò, come a me, pure tante persone stanno pensando di vendere tutto.
Mi dispiace assai che mi songo affezionato, ma c’ho pure una certa età unitamente a mia moglie e se mi voglio fare una doccia me la posso fare e se voglio andare a mare ci devo andare senza tagliarmi i piedi sulla sporcizia e sui vetri che si stanno ‘ncoppa la spiaggia.
Basta ca ci sta u sole, basta ca ci sta u mare, na nenna a core a core e na canzone pe cantà. Chi ha avuto ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato ha dato. Scurdammece o passato simme e Napoli paisà.
Cà ci sta u sole, ci sta u mare ma state distruggendo quello che ci stava.E ci sta pure a monnezza come a Napoli.
Vi seguo sempre ncoppa internet
Massimo Disagio.

Gentilissimo Massimo Disagio.
Ci spiace che lei abbia deciso di vendere la sua abitazione cariatese e di andare altrove a trascorrere le sue vacanze.
Ma noi l’invitiamo a desistere: aspetti qualche mese e vedrà che con la nuova giunta sicuramente le cose cambieranno.
Intanto la informiamo che ci sono assessori decisi a lavorare ogni giorno per isolvere i problemi che il neo sindaco ha ereditato dal suo predecessore.
Non è facile, lo sappiamo. Ci sono davvero tanti di quei drammi che neppure 5 anni basteranno a fare di Cariati un paese normale: ma bisogna provarci.
Qui non c’è, caro Massimo Disagio, nessuno dotato di bacchetta magica: purtroppo siamo reduci da una gestione della cosa pubblica che ha lasciato ferite profondissime ai cittadini ed alla città.
La preghiamo di avere pazienza.
Comunque, per i problemi che lei ha esposto, finalmente avrà gli interlocutori giusti.
Per esempio, per quanto riguarda la viabilità, a dir poco sconvolta, c’è il vicesindaco che si sta impegnando giorno e notte, come dice la pubblicità di quelle famose pillole dimagranti, per arginare le difficoltà.
Abbiamo appreso proprio oggi che sono in arrivo decine e decine di camion stracolmi di bitume.
Se poi dovesse avere difficoltà, stia tranquillo: il comune risarcisce sempre e comunque i cittadini incappati nelle buche maledette.
L’acqua crea disagio, signor Massimo Disagio, ma non bisogna disperare perché abbiamo il mare che può sopperire a qualsiasi bisogno.
La monnezza è una questione generale, ma noi stiamo risolvendo l’emergenza in maniera esemplare: pensi che il nuovo sindaco, incolpevole, ha avuto l’idea di smaltirla in alto mare, al largo della Grecia. E che ne fotte a noi dei greci che già sono inguaiati per conto loro?
Comunque, OTTIMISMO, signor Disagio, perché, come dice anche il nostro sindaco, amante della poesia moderna, “l’ottimismo è il profumo della vita”.
Nonostante certi strani odori che le persone volgari confondono con effluvi nauseabondi.
Non ci faccia caso, caro Massimo Disagio: quelle sono persone che remano contro questa ottima amministrazione.
La bandiera blu è una questione inesistente: qui avremmo meritato il tricolore, Altro che bandiere di un solo colore.
Un problema, caro Disagio, lei lo solleva con cognizione di causa: se si taglia un piede, dove va?
L’ospedale è chiuso; il pronto soccorso………. anche o quasi.
Noi le consigliamo di portarsi un kit di automedicazione o di rivolgersi al comune: qualcuno che può aiutarla, caro Massimo Disagio, c’è.
Alla prossima


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