Rossano – Antonio Manzi e il figlio Francesco, sono rimasti feriti in un agguato. Indagini a tutto campo della Procura e dei carabinieri




Rossano - Antonio Manzi, di 50 anni, indicato dagli investigatori come un boss della 'ndrangheta, ed il figlio Francesco, di 21, incensurato, sono stati feriti in un agguato la scorsa notte a Rossano.
I due, nel momento dell'agguato, si trovavano nei pressi della loro abitazione in contrada Momema di Rossano. Contro Antonio Manzi ed il figlio sono stati sparati alcuni colpi di pistola che li hanno raggiunti, rispettivamente, all'addome ed al collo.
I due feriti sono stati ricoverati nell'ospedale di Rossano con prognosi riservata
Dalle prime indagini, risulterebbe, che l’obbiettivo degli attentatori sarebbe stato Antonio Manzi, il figlio è rimasto ferito sol perché si trovava in compagnia del padre.
Antonio Manzi, non è nuovo alle forze dell’ordine: ritenuto un personaggio di spicco della criminalita' locale, già in altre occasioni è stato preso di mira, da chi certamente non gli vuole un gran bene. Il 26 dicembre 2002 all'uscita di un negozio a Rossano, in pieno centro, ha subito un agguato, uscendone illeso. Era appena stato scarcerato per decorrenza dei termini. E’ stato coinvolto ed arrestato nell’operazione “Galassia” ma, i giudici lo ritennero non colpevole e venne assolto e scarcerato. A seguito di un indagine della Procura di Rossano su un presunto giro di estorsioni e droga nel basso ionio cosentino.
Sull'agguato indaga la Procura della Repubblica di Rossano ed i carabinieri





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