L’amministrazione esce allo scoperto e denuncia l’atto criminoso sostenendo che trattasi di “un episodio del tutto isolato che merita il suo giusto peso: nessuna eccessiva importanza”


Convocati dal sindaco i consiglieri comunali, tutti, maggioranza e minoranza



Cariati - Dopo quasi quarantotto ore e solo dopo che il Ponte ha pubblicato la notizia, l’amministrazione comunale di Cariati, ha emesso uno scarno comunicato stampa nel quale, tra l'altro,testualmente afferma: “Atto intimidatorio nei confronti dell’Amministrazione Comunale. Una testa di capretto macellato ed una pera. È quanto è stato ritrovato nelle prime ore di ieri (venerdì 29), appeso ai due battenti del portone d’ingresso di Palazzo Venneri, sede del municipio, nel centro storico. Il Sindaco ha sporto denuncia contro ignoti e convocato per LUNEDÌ 1 AGOSTO una riunione di tutti i consiglieri comunali”.
Una conferma a quanto il nostro giornale aveva anticipato.
Non nascondiamo la difficoltà a capire come mai, l’amministrazione comunale e il sindaco, abbiano aspettato tanto tempo nell’ammettere il grave atto intimidatorio subito.
Senza dubbio si tratta di un fatto criminoso mai verificatosi nella storia del Comune di Cariati. Un atto inaudito che merita tutta l’attenzione e la valutazione sia da parte non solo dell’intero consiglio comunale sia da parte dell’intera maggioranza.
Il segnale lanciato è di una chiarezza unica che, solo chi non vuol intendere non intende.
Non può trattarsi di un “semplice balordo che nulla ha a che vedere con la Cariati onesta e portatrice sano di senso civico”.
Il primo cittadino nel suo comunicato cerca di ammorbidire l’intimidazione affermando “che l’azione amministrativa, così com’è normale che sia, possa generare malcontenti. È un episodio del tutto isolato che merita il suo giusto peso: nessuna eccessiva importanza”.
Se così fosse non riusciamo a capire la convocazione dei consiglieri sia di maggioranza sia di minoranza.
Senza dubbio chi ha pensato di agire con questo gesto l’ha fatto con il chiaro intento di lanciare un avvertimento all’amministrazione non certo per “l’azione amministrativa, così com’è normale che sia, possa generare malcontenti”.
Senza dubbio il sindaco, convocando nella sua stanza tutti i consiglieri comunali, intende informarli e chiederà a tutti di essere uniti per dare un segno di unità dell’intero consiglio. Forse avrebbe fatto meglio a convocare un consiglio comunale d’urgenza. Però se il sindaco ha dichiarato di non dare “nessuna eccessiva importanza all’episodio” vuol dire che conosce di essere tranquillo ed avere la coscienza a posto.
La domanda viene spontanea: perché mettere in atto un fatto criminoso con avvertimento di stampo mafioso? Quale la vera causa che i cittadini non sanno e che forse non conosceranno mai?
Nessuno dei consiglieri di minoranza si è voluto esprimere sull’episodio. Tutti aspettano le dichiarazioni del sindaco e comunque, qualcuno ci ha detto: “non mancherà di certo la nostra solidarietà. Quello che è successo riguarda solo la maggioranza perché loro governano e loro sanno cosa bolle in pentola. Come a dire: “i guai della pentola li conosce solo il mestolo”.
Certo un episodio così forte nei confronti dell’amministrazione non è certa una bella immagine nella mente dei tanti turisti che affollano il nostro territorio.
Ci auguriamo che a questo episodio sia dato l’importanza che merita senza glissare facendolo passare come un episodio di qualche balordo.
Un suggerimento al neo sindaco e alla giunta comunale: mettete delle telecamere per proteggere “Palazzo Venneri”.




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