Riceviamo e pubblichiamo – Per mancanza di numero legale non si è tenuto il Consiglio Comunale a Scala Coeli per discutere della discarica che si sta costruendo –ATTENTATO AL BASSO JONIO


La nota che pubblichiamo ci è stata inviata dal gruppo “Le Lampare” presenti al Consiglio



Il giorno 13/09/2011, nel comune di Scala Coeli, il consiglio comunale promosso dall’opposizione con ordine del giorno “problema discarica”, in seconda chiamata, non si è tenuto per la mancanza del numero legale. La maggioranza ha preferito non presentarsi per motivi di cui non siamo a conoscenza.
Il gruppo Le Lampare interessato alla questione discarica, fin da sempre, era presente e ha potuto denotare che la maggior parte dei cittadini è contraria e delusa anche da una politica che non tutela affatto l’interesse collettivo di un territorio. L’opposizione nella persona del consigliere Adolfo Leo ha ribadito che ci sono moltissime incongruenze nelle delibere che interessano il problema.
Ricordiamo che la discarica dovrebbe sorgere in località Pipino, comune di Scala Coeli, che dovrebbe interessare un’ingente area di pertinenza e che dovrebbe essere adibita alla raccolta di rifiuti speciali ma non tossici. La Calabria non è una delle regioni ad alta produzione di questi rifiuti.
Per maggior chiarezza, i lavori della discarica sono già iniziati, c’è qualcuno che dice che siano già in via di ultimazione, anche sotto il bene placido, o il silenzio ripugnante, a questo punto, di tutti i partiti politici, di quei consiglieri provinciali e regionali eletti nel circondario, che erano presenti al tempo delle votazioni e che ora preferiscono non pronunciarsi, non rappresentando in modo dignitoso la voce di un popolo, ancora una volta umiliato.
La verità è che così facendo, si penalizza prima di tutto moralmente ed economicamente un territorio che vive e si regge prevalentemente sulle colture agro alimentari (olearie e vinicole in primis).
C’è una delibera comunale che attesta che la zona interessata sia priva di aziende olearie e vinicole dop e doc; una bugia abnorme, perché è sotto gli occhi di tutti che sono presenti questo tipo di aziende, che rappresentano l'oggi e il domani di questo territorio.
Giungono notizie di acquisizione di altri terreni da parte della ditta BIECO, con un prevedibile allargamento dell’area interessata. E’ una discarica che dopo qualche anno, risulterà essere satura e che quindi “ammazzerà” una volte per tutte questo territorio, già privato di servizi e strutture quali, per esempio, strutture ospedaliere, ferrovie, strade, scuole, servizi d’ufficio e infrastrutture primarie.
E’ un problema, quello della discarica, che interessa non solo il Comune di Scala Coeli, ma anche i comuni limitrofi.
Alcuni interrogativi questo gruppo se li è posti: Come avverrà lo smaltimento di questi rifiuti? Chi ci dice che cosa sarà realmente smaltito? Chi ci garantisce l’incolumità dei nostri coetanei, della gente che vive questo territorio quotidianamente?
Ebbene, si può scorgere tutto il nostro dissenso a essere la pattumiera della Calabria, la pattumiera forse di altre regioni. Con logiche perverse e decisioni paradossali, ci hanno spogliato di tutto e ci hanno ripagato con un prezzo troppo alto.
Essendo noi, a questo punto espressione libera del popolo, ribadiamo che siamo pronti a qualsiasi forma di protesta, e che ci faremo promotori, di un comitato cittadino intercomunale. Rileviamo che, anche in questa ennesima vicenda della nostra terra, c’è qualcosa di oscuro, come nella stragrande maggioranza dei problemi che riguarda i rifiuti in Calabria.
Queste scelte scellerate uccidono e frustrano le coscienze di ognuno di noi, di tanti giovani; si deve levare un grido di rabbia che possa far vibrare la voce di ogni coscienza, e tutti insieme dire: <>.

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