Si inasprisce la polemica tra il sindaco di Scala Coeli e il Comitato Antidiscatica. “Il fantomatico” Comitato chiede che la Magistratura indaghi sull’accaduto e sulle responsabilità della realizzazione della discarica


“Il Sindaco, additandoci con nome e cognome ci ritiene mandanti e responsabili morali del gesto perpetrato ai suoi danni. Accuse gravi e false che noi tutti indignati ed offesi respingiamo”



Come ricorderete nei giorni scorsi, ignoti hanno preso di mira un terreno di proprietà del sindaco di Scala Coeli tagliando circa 350 piantine d’ulivo. Il Ponteonline ha riportato la notizia riferendosi solamente al fatto di cronaca.
Nell’articolo pubblicato non ha riportato alcuna dichiarazione del sindaco e.
Oggi abbiamo ricevuto una nota del Comitato Antidiscarica che risponde con toni duri alle accuse del sindaco precisando alcune cose di grande rilevanza.
Ribadiamo che il nostro giornale, a differenza di altri quotidiani o siti, avrebbe potuto non pubblicare la nota del comitato perché, ripetiamo, non ha riportato la dichiarazione del sindaco Mario Salvato.
Ilponteonline, lo ricordiamo ai nostri lettori, è stato il primo ed unico a denunziare la nascita della discarica in località “Pipito” ed ha lottato e lotta contro il grave danno ecologico che si vuole consumare nei confronti di Scala Coeli, dei territori limitrofi, del turismo.
La latitanza politica è la vera causa della nascita della discarica, ie finte riunioni dei sindaci che hanno sempre dichiarato di impegnarsi affinchè la discarica non nascesse alla fine ha prodotto lo stesso risultato dell’ospedale di Cariati: la discarica sta per realizzarsi, l’ospedale è chiuso. Viva la politica
Di seguito riportiamo il comunicato stampa del Comitato Antidiscarica, lasciando ai nostri lettori le riflessioni
“Con estrema fermezza noi tutti SIGNORI: Adolfo Leo, Giovanni Matalone, Benedetto Russo, Gaetano Toscano, l’ngegnere Giovanni De Renzo, l’avvocato Roberto Parise, Domenico Marino, Rosario Iripino e Gennaro Iemboli, condanniamo il vile gesto perpetrato hai danni dell’uliveto di proprietà del sindaco Salvato, con altrettanta fermezza ribadiamo che tali azioni non ci appartengono neanche lontanamente come pensiero.
Siamo rimasti sorpresi, increduli e sbigottiti nel leggere su alcuni quotidiani e siti web che il Sindaco, additandoci con nome e cognome ci ritiene mandanti e responsabili morali del gesto perpetrato ai suoi danni. Accuse gravi e false che noi tutti indignati ed offesi respingiamo. Per queste gravi dichiarazioni, noi tutti abbiamo deciso di dare mandato all’avvocato Roberto Parise per sporgere denuncia querela contro il sindaco Salvato per diffamazione a mezzo stampa e calunnia. Ci auguriamo che al più presto la Magistratura e le Forze dell’Ordine, nei quali poniamo la massima fiducia, con indagini a 360° in tutte le direzioni, al più presto individuino i veri responsabili del vile atto.
Egregio sindaco Salvato, noi del “fantomatico” comitato antidiscarica in tutta la vicenda, abbiamo scelto da sempre la via della LEGALITA’, infatti, abbiamo a suo tempo presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Rossano, denunciando e documentando in esso le gravi irregolarità che hanno portato al rilascio dell’autorizzazione Regionale. L’esposto è firmato oltre che da noi, da almeno altre 150 persone, ad oggi ci risulta che le indagini sono in corso, noi in attesa di clamorosi sviluppi, anche in questa vicenda, riponiamo completa fiducia nell’operato della Magistratura.
Egregio sindaco l’unica colpa che ci può addossare è quella di aver lottato e di continuare a lottare contro la discarica, a difesa del territorio e per il bene comune con metodi legali e in tutta trasparenza.
Avrebbe dovuto pensare che con il suo assenso, peraltro ingiustificato, alla realizzazione della discarica espresso in sede di conferenza dei servizi in data 20/05/2009 ha dequalificato e svenduto il nostro territorio.
Con il suo assenso ha favorito la realizzazione di una discarica in cui verranno abbancati rifiuti che noi non produciamo (Vedasi Relazione Commissione Parlamentare Pecorella seduta 23/06/2011). rifiuti che sono potenziale fonte di inquinamento ambientale e dannosi per la salute pubblica.
Lei in qualità di sindaco, per i poteri dategli dalla legge, è anche ufficiale sanitario di governo e in quanto tale avrebbe dovuto prendere dei provvedimenti a tutela e a salvaguardia della salute pubblica e non motivare il proprio’assenso, nella citata conferenza di servizi, negando alcun nocumento alla salute pubblica .
Siamo stanchi di ripetere che quanto bisognava fare non è stato fatto, il riferimento va al mancato ricorso al Tar per i vizi presenti nell’autorizzazione regionale a partire dal disconoscimento delle colture protette e biologiche presenti nell’area di case pipino;alla scarsa attenzione rivolta ai lavori abusivi che di tanto in tanto si consumano sulla strada comunale Capoferro Cordarella di accesso alla costruenda discarica;
Lei sig. sindaco di Scala Coeli avrebbe dovuto e dovrebbe adottare provvedimenti finalizzati alla revoca dell’autorizzazione regionale, e non sortire con accuse gratuite, ingiustificate che alimentano un clima di tensione e odio nella nostra piccola comunità.
Il sindaco Salvato dovrebbe tener presente che una pluralità di pensiero e di opinione nel resto del mondo è vista come una fonte di ricchezza. Forse le migliori iniziative scaturiscono dopo un pacato e sano confronto non di certo con il muro contro muro che il sindaco insieme alla sua maggioranza sta attuando in merito alla questione discarica.
E non possiamo di certo sentirci dire dal Sindaco di Scala Coeli: “per adesso lasciamo fare alla Bieco i lavori di realizzazione dell’invaso per i quali sono autorizzati poi quando avranno bisogno della strada per raggiungere la discarica noi come amministrazione non concederemo alla Bieco l’autorizzazione al ripristino della strada stessa.”
Perché questa è l’ennesima storiella che si va ad aggiungere alle cose già sentite e cioè:
Nel giugno/luglio 2009 il sindaco diceva di non sapere nulla in merito alla discarica (dimenticando di aver precedentemente espresso parere favorevole in sede di conferenza dei servizi in data 20 maggio 2009);poi a notizie e carte accertate, ha iniziato a dire “che cosa poteva fare un povero sindaco in merito alla discarica”, poi ancora successivamente sosteneva che la discarica non si sarebbe mai fatta, ribadendo questa tesi fino a quando, con le ruspe in azione, diventava difficile negare l’evidenza, infatti in realtà i lavori sono iniziati nel novembre 2010 e ad oggi sono quasi finiti.
Noi crediamo sig. sindaco Salvato, che esprimere le nostre opinioni democraticamente, anche se diverse dalle sue, non equivale assolutamente a spingere chicchessia a compiere azioni scellerate ed atti deprecabili nei suoi confronti o di chiunque altra persona. Piuttosto Sig. Sindaco lei in qualità di primo cittadino di questa comunità, non crede che additandoci con accuse false e gratuite, che Lei sa benissimo essere tali, possa magari diciamo (involontariamente ?), aizzare qualcuno contro di noi? E’ questo il suo intendimento? È questo il risultato che vuole raggiungere

Il comitato antidiscarica



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