Ecco l’atto (aziendale) che cancella il V. Cosentino dalla mappa degli ospedali calabresi




Leggi l'allegato PIANO DI RIORDINO ASP COSENZA

Leggi l'allegato BOZZA ATTO AZIENDALE ASP COSENZA


Quello che pubblichiamo sono solo le parti più importanti che interessano la sorte del V. Cosentino,l’ospedale di Cariati. Fanno parte dell’atto aziendale che l’ASP di Cosenza, presenterà ufficialmente nella giornata di oggi ai sindaci della provincia.
Amici lettori, il nostro pensiero lo abbiamo già espresso in molte occasioni e servizi che abbiamo pubblicato voi cosa pensate?
Scriveteci fateci sapere i vostri commenti

3. La DGR n° 845 del 16/12/2009 con all’oggetto:” piano di rientro del servizio sanitario regionale della Calabria - Approvazione di documento sostitutivo di quello approvato con DGR n° 752/2009”, oltre a disporre la sospensione di qualsiasi procedura riguardante l’assunzione di nuovo personale al fine di procedere ad una rivalutazione delle esigenze da parte dell’ufficio per il piano di rientro, riguarda l’approvazione di un documento relativo a proposte tecniche per l’integrazione/modifica del piano di razionalizzazione e riqualificazione del SSR della Regione Calabria. Il documento ha l’obiettivo di identificare gli interventi di risparmio e di definire una più accurata tempistica delle azioni, prevedendo delle date precise definite ipotizzando una sottoscrizione del piano di rientro nel mese di Dicembre 2009. In particolare per la rete ospedaliera è previsto:
a. Per quanto riguarda gli ospedali di piccole e piccolissime dimensioni, la Regione, in coerenza con il Progetto sulla rete regionale delle Case per la Salute, procede nell’immediato, con delibera alla disattivazione di 5 presidi per acuti equamente distribuiti nelle varie ASP.
b. La DGR 845, nella parte relativa alla rete ospedaliera, stabilisce di provvedere, con atto deliberativo della Giunta regionale, da adottare entro il 31 gennaio 2010, a:
• Disattivazione di 5 presidi per acuti equamente distribuiti nelle varie ASP.
• Valutazione sull’opportunità circa il mantenimento in esercizio dopo il 1° gennaio 2010 dei rimanenti presidi fuori standard.
• Fissazione del fabbisogno di U.O.C. suddivise tra mediche e chirurgiche, da applicarsi nella ridefinizione della rete ospedaliera regionale.
c. Nella stessa DGR si fissano le seguenti azioni:
• Adozione entro il 15 maggio 2010, tramite DGR, del Piano di riorganizzazione definitivo della rete di offerta ospedaliera.

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RETE OSPEDALIERA Obiettivo S.1: Riorganizzazione della rete ospedaliera Pubblica In linea con quanto stabilito dal Decreto 18 del 22/10/2010 relativo all’istituzione delle tre reti assistenziali questa ASP è passata alla fase operativa mirata al cambiamento ed alla riqualificazione dell’offerta sanitaria Ospedaliera nella ASP. Infatti si è proceduto a predisporre un piano di riorganizzazione e sviluppo per ognuno degli ospedali Pubblici, integrandolo con la rimodulazione delle strutture private accreditate; la riorganizzazione è strutturata prevedendo, per l’ASP di Cosenza quale parte integrante della rete ospedaliera, tre Spoke e due Ospedali di montagna, e ridisegnando la rete dell’Emergenza Urgenza; contestualmente si è proceduto a definire il processo operativo di riconversione di ogni singola struttura indicata nel suddetto Decreto (prima fase entro il 31/3/11 per S. Marco Argentano e seconda fase entro il 31/3/12 per Rogliano, S. Giovanni in Fiore, Acri, Mormanno, Trebisacce, Cariati, Praia a Mare, Lungro). Il processo di riconversione adottato è stato schematicamente rappresentato in quattro fasi, di cui una preliminare e tre fasi operative: Il Piano di riorganizzazione proposto comporta una riduzione significativa delle strutture semplici e complesse per l’area ospedaliera; infatti le strutture Complesse si riducono di 61 unità (da 116 scendono a 55) mentre le strutture semplici si riducono di 32 unità (da 82 scendono a 50), con notevole risparmio di risorse economiche. Per quanto attiene la ristrutturazione e riqualificazione dei tredici ospedali presenti nel territorio provinciale, la ASP di Cosenza ha predisposto il piano operativo che prevede:
1. Tre Ospedali Spoke:
a. Ospedale Spoke di ROSSANO-CORIGLIANO;
b. Ospedle Spoke di CASTROVILLARI;
c. Ospedle Spoke di CETRARO.PAOLA;
2. Due Ospedali di Montagna.
a. Ospedale di Acri;
b. Ospedale di San Giovanni in Fiore;
3. Un Ospedale ad indirizzo Riabilitativo:
a. Ospedale di Mormanno;
4. Cinque Ospedali convertiti in Centri di Assistenza Primaria Territoriale (CAPT):
a. CAPT di San Marco Argentano;
b. CAPT di Cariati;
c. CAPT di Lungro;
d. CAPT di Praia a Mare;
e. CAPT di Trebisacce;

Il presente piano di riordino è stato predisposto secondo i dettami del Decreto 18;


RETE TERRITORIALE La disponibilità di posti letto per le strutture residenziali prevista nel piano di rientro è riportata in modo sintetico nella tabella allegata. I posti letto disponibili sono stati utilizzati per la rimodulazione dell’offerta nell’ambito della riconversione degli ospedali cosiddetti Distrettuali in CAPT. Il decreto n° 34 del 6/5/2011 rettifica infatti parzialmente la denominazione di Ospedale distrettuale che viene sostituita dal Centro di Assistenza Primaria Territoriale (CAPT), mantenendo i compiti e le funzioni di cui all’allegato 1 della rete territoriale dello stesso decreto 18/2010. Centro Assistenza Primaria Territoriale (CAPT) Gli ospedali riconvertiti in CAPT sono schematicamente riportati nelle tabelle allegate che riportano in modo completo ma sintetico le attività territoriali ed ospedaliere residue che sono previste in tali strutture. I CAPT previsti sono quelli di Cariati, Lungro, San Marco Argentano, Praia a Mare e Trebisacce. Le attività territoriali previste nei CAPT sono quelle delle cure primarie, della continuità assistenziale, le attività socio-sanitarie, le attività della Prevenzione e della Specialistica ambulatoriale e di diagnostica, nonché le attività residenziali e semiresidenziali. In aggiunta a quanto sopra, per garantire la continuità assistenziale e mantenere i volumi di prestazioni ambulatoriali che sono erogate in ambito ospedaliero, si propone la permanenza presso i CAPT dei servizi ambulatoriali gestiti dalle U.O. ospedaliere dei rispettivi Spoke.


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