Scuola – IPSIA, aperto l’anno scolastico con un incotro scuola-chiesa –genitori-alunni


Presenti il nuovo dirigente scolastico Gerardo Aiello e don Mosè Cariati che ha concelebrato la Santa Messa



Cariati - Maria Scorpiniti - Sabato scorso, nella nuova palestra dell’IPSIA “Giovanni Mazzone” di Cariati, si è svolto un importante incontro tra studenti, docenti, e alcuni rappresentanti della chiesa locale e dei genitori. Ad accogliere gli studenti c’era il preside Gerardo Aiello, da quest’anno alla guida dell’istituto superiore, il quale ha ribadito la sua disponibilità a recepire suggerimenti e proposte per una serena e proficua organizzazione del lavoro scolastico, invitando poi i docenti, e in particolare quelli di educazione fisica, ad utilizzare la nuova struttura ricreativa per organizzare tornei con squadre diversificate in base alle pratiche sportive. Subito dopo il saluto del Dirigente, ha avuto inizio la messa, nell’ambito della quale don Mosè Cariati, che l’ha celebrata e che nell’istituto svolge pure il ruolo di docente di Religione Cattolica, ha proceduto alla benedizione del locale. La liturgia è stata animata da alcuni fedeli, dal coro parrocchiale giovanile di Cristo Re e dalla voce solista di Sina Scigliano. “Abbiamo deciso, in sintonia con il preside - ha precisato don Mosè - di iniziare l’anno in maniera diversa, all’insegna dell’amicizia, per intraprendere con studenti e famiglie un percorso improntato al dialogo e alla collaborazione”. Nell’omelia, il sacerdote si è rivolto ai professori, invitandoli ad essere prima di tutto “maestri di vita”. “Cambiano i tempi – ha detto - ma l’uomo è sempre lo stesso” e, rivolgendosi ai ragazzi, li ha esortati ad affidarsi a Dio e a lasciarsi guidare nelle scelte importanti della loro vita. “Questa nuova palestra – ha concluso – serve a curare il corpo, dono prezioso da custodire e da non sciupare”. Non a caso la Chiesa Italiana dedica i prossimi 10 anni alla “sfida educativa” dando alcune idee di fondo ispirate all’emergenza percepita e vissuta oggi come un problema dagli educatori, prima che dai giovani. Il messaggio che la comunità educante dell’IPSIA ha voluto lanciare è proprio questo: l’emergenza può essere affrontata adeguatamente solo cooperando, ognuno dalla propria angolazione, senza deleghe: famiglia, scuola, Chiesa. Ricordiamo inoltre che, in parrocchia, è in programma un percorso formativo per l’accompagnamento dei genitori nelle difficoltà quotidiane relative all’educazione dei figli, finalizzato a far recuperare quei ruoli e quei valori che la società moderna sembra avere smarrito.


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