L’amaro sfogo di Rossella Sero sull’abbandono del NOSTRO paese senza luminarie natalizie. Iniziativa di imprenditori e commercianti per dare dignità a Cariati




RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Carissima Rossella, capisco il tuo rammarico e la rabbia che provi quando ti trovi davanti alla desolazione, ad un paese abbandonato, privo di qualsiasi cenno che mostri che tra pochi giorni si festeggia il Santo Natale.
Io sono convinto di una cosa che i nostri amministratori sono sazi di tante feste e festini, specie dopo aver svuotato le casse comunali ed aver “appioppato” al Nostro bellissimo paese “Cariati il paese della tarantella”.
Un uccellino, questa Rossella è una buona notizia, sembra che una “cordata” di imprenditori e commercianti, abbia preso l’iniziativa per raccogliere fondi per dare un decoro al NOSTRO paese e illuminarlo a festa. Una iniziativa di grande responsabilità che sopperisce all’assenteismo, alla latitanza dei nostri amministratori che non hanno avuto il coraggio di informare i cittadini che non c’erano solti per abbellire Cariati in occasione del Santo Natale. Nei prossime ore sapremo essere più precisi.
Come tu sai la festa di Natale è la festa della famiglia, Oggi le famiglie dei cariatesi devono preoccuparsi a sanare le casse comunali. Il sindaco ci accusa che noi “spargiamo calunnie” spieghi ai suoi amministrati del fallimento del rapporto con la Sogefil. Da queste pagine sin dalla firma di questo accordo e lo smantellamento dell’ufficio tributi, abbiamo sempre detto che si trattava di un accordo per sanare le smagliature politiche e per non rompere gli accordi elettorali. Bontà sua, il sindaco, con la solita faccia da “bravo ragazzo”, ha sempre replicato che sarebbe stato un grande “affare” per l’amministrazione l’accordo co la Sogefil, perché il servizio veniva migliorato. Ancora oggi, afferma che i servizi sono di alta qualità, anzi, sono aumentati.
Vedi Rossella, questi signori non li schioda nessuno e mai riconosceranno i loro errori. Il “Cavaliere” è di un’altra pasta.
Il tuo sfogo è giusto non fa un grinza, ci piacerebbe sapere come la pensano i cittadini e perché hanno paura di esprimere la propria opinione.
Ti ringrazio del tuo contributo certo che i cariatesi sapranno reagire per spezzare questa catena rafforzata dalla colla che tiene ferni gli amministratori alle poltrone.
Alla prossima

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
La mia è una personale riflessione che voglio esternare agli amici della redazione de Il Ponte Online ed a quanti, come me, sono assidui lettori della predetta pregevole testata .
La scorsa settimana, percorrendo la SS106 Ionica dal Comune di Corigliano sino al Comune di Cirò Marina ho potuto osservare come tutti i paesi, della fascia costiera, fossero stati addobbati per le prossime festività, fatta eccezione di un unico Comune, il MIO, il NOSTRO! Capisco, o meglio ne sono a conoscenza ma non lo capisco, che le casse del Comune di Cariati sono dissestate, ma l’amministrazione cariatese avrebbe potuto, considerata l’esigua spesa per parare a festa la Città, adoperarsi in tal senso, anche per dare luce a quelle pubbliche vie che di lampioni funzionanti ne hanno, veramente, pochi e le cause, anche i questo caso, sono note a tutti. Ecco, poteva essere questa un’occasione per ridare, anche se per una notte, un po’ di luce, “in tutti i sensi”, a Cariati che la merita tutta e l’aspetta da troppo tempo, purtroppo!
Se non fosse per gli esercizi commerciali e per tutti i Cariatesi che, pur in presenza di una crisi preoccupante, hanno decorato con sobrietà gli esterni dei loro negozi e dei loro balconi, tutti i bambini che aspettano Babbo Natale, come mio figlio, si sarebbero accorti del Natale solo per l’albero o il presepe preparati con amore e cura dalle maestre nelle spoglie “aule” scolastiche. E’ possibile, mi chiedo, che chi governa questo Paese non riesce a garantire nemmeno quel minimo, come in questo caso le decorazioni natalizie, per la nostra comunità togliendoci anche quell’atmosfera e trasporto natalizio che ci fa stare bene nell’animo, dimenticare, sia pure per un attimo, i gravosi problemi della quotidianità e rasserenare lo spirito?
Anche il Signore di Arcore, il cavaliere Silvio Berlusconi, ha “abdicato” alla poltrona di primo ministro dopo aver portato Il Paese al baratro.
Uomini comuni, come i nostrani politici, per quanto tempo rimarranno attaccati alle poltrone, così spudoratamente, considerati i risultati fallimentari nella gestione della cosa pubblica? Come cittadina elettrice, chiedo agli elettori onesti della mia città: quanti anni dobbiamo ancora attendere per eleggere, attraverso un voto finalmente libero da condizionamenti, un “ MARIO Monti nostrano” che ci risollevi da questa situazione di increscioso stallo?
Quasi certamente, gli addobbi e le decorazioni per il Santo Natale, di cui Cariati è priva, non sono il problema dei problemi, giacché in taluni politici della nostra comunità, da tempo, manca un valore molto più dignitoso: il DECORO. Manca loro quello scatto di dignità, di correttezza, di responsabilità, di tensione morale che dovrebbero far capire ai “cavalieri” nostrani, “erranti” avventurieri, che è giunto il momento, se si vuole un pizzico di bene a Cariati e ai Cariatesi, di “lasciare”, abdicando al potere per manifesta e provata incapacità. Berlusconi docet!
Auguro un Buon Natale a tutti, a prescindere dalle decorazioni e dal decoro.
Avv.Rossella Sero


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