Il voltafaccia dei sindaci del basso ionio sulla discarica di Scala Coeli: “Cos’è cambiato da allora? Perché tutti questi sindaci e amministratori stanno zitti?” lo chiede Fabio Menin




Cariati - Oltre un anno fa tutti i sindaci del basso jonio si riunirono in assemblea solenne e pubblica a Cariati e a Scala Coeli ribadendo la loro ferma contrarietà all’apertura della discarica di rifiuti di Scala Coeli. Ci furono consigli comunali straordinari, riunioni , assemblee, fu criticata la posizione dell’allora sindaco del comune di Scala Coeli , che dimostrava ambiguità, e intervennero anche consiglieri provinciali e politici vari. Tutti contro. Ora, a distanza di oltre un anno la discarica privata a Scala Coeli è in costruzione avanzata e nessuno parla, tutti tacciono. E’ forse cambiata la posizione? Cos’è cambiato da allora, se il territorio era a rischio allora perché mai adesso non lo sarebbe? Noi non riusciamo a comprendere la posizione dei comuni del basso Jonio e dei politici locali, in particolare dei comuni di Cariati,Mandatoriccio, Pietrapaola,Calopezzati, Terravecchia, Campana, Mirto Crosia, ossia quelli più vicini che si misero in prima fila contro le paventate decisioni dell’allora commissario emergenza rifiuti: cos’è cambiato da allora? Perché tutti questi sindaci e amministratori stanno zitti? Cos’è cambiato? Nasce il sospetto che le posizioni si siano ammorbidite per l’intervento di qualcuno o per motivi che non è dato conoscere pubblicamente. Si tratta di una vicenda che è tutto il contrario della trasparenza. Forse la vicinanza delle elezioni amministrative spinse molti a mettersi in prima fila, ma il problema era e resta identico a prima: non si può stravolgere un territorio che ha vocazioni agricole e turistiche con megadiscariche. La nostra associazione fu sollecitata a prendere posizione pubblica e volentieri abbiamo partecipato alle manifestazioni ed alle iniziative, ma ora non capiamo la posizione dei sindaci e degli amministratori del basso Jonio. Era necessario opporsi alla discarica e battersi per un sistema alternativo serio e praticabile di raccolta differenziata, autonomo: invece non si è fatto nulla se non chiacchiere . A questo punto prendiamo le distanze da una politica che mira a riprodurre sé stessa dimenticando i problemi reali della gente e del territorio e ribadiamo la necessità e l’urgenza per tutti di pensare ad un sistema diverso, più moderno di gestione dei rifiuti. Le discariche si riempiono e si esauriscono e pur deturpando il territorio non risolvono i problemi, ma semplicemente li aggravano e li spostano nel tempo, ma non li risolvono. Esattamente come ha dimostrato la vicenda di Bucita si era PARLATO DI UN CONSORZIO DI COMUNI CHE S’INCARICASSE DI PROPORRE UMNA GESTIONE ALTERNATIVA DEI RIFUTI BASATA SULLA RACCOLTQA DUIFFERENZIATA SPINTA E invece ora a Scala Coeli si lascia costruire una discarica per rifiuti speciali , ossia ove difficilmente si controllano i rifiuti che entrano. Denunciamo la doppiezza del sindaco di Scala Coeli che prima ha fatto finta di fare marcia indietro, ma poi tutto è tornato come prima. Manca la volontà di gestire in modo moderno i rifiuti, evidentemente le discariche fanno comodo ancora ai politici. La ns associazione resta disponibile ad ogni iniziativa contro l’apertura di questa nuova discarica. Speriamo che la gente capisca anche al Sud che è ora di mandare a casa tutta questa classe politica nel suo insieme, che si dimostra incapace di risolvere i problemi ed ha fatto il suo tempo.
Prof FABIO MENIN P. associazione amici del WWF SILA GREC

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