Sindaco cosa aspetta a intervenire con seri provvedimenti per “salvare”, almeno, l’Ufficio del Giudice di Pace? Se lo ha fatto lo dica ai cittadini










Cariati - Cataldo De Nardo - Forse sarà una cosa riservata, o addirittura una cosa privata, visto che nessuno ne parla.
Eppure si tratta di un problema che interessa non solo la nostra Città di Cariati, ma anche i Comuni di Terravecchia, Scala Coeli, Mandatoriccio e Pietrapaola che ricadono nella giurisdizione dell’Ufficio del Giudice di Pace di Cariati.
Lo schema di decreto legislativo, già predisposto dal Governo, dispone la soppressione dell’Ufficio del Giudice di Pace di Cariati che sarà accorpato a Rossano.
La tabella con l’indicazione degli uffici da sopprimere, tra cui quello di Cariati, è allegata allo schema di decreto legislativo recante “Revisione delle circoscrizioni giudiziarie –Uffici dei giudici di pace, a norma dell’art.1, comma 2 della legge 14/9/2011, n. 148” e qui non c’è nulla da interpretare, né ci sono margini per dilazionare o tergiversare, perché il dettato legislativo è chiaro e categorico. Entro sessanta giorni dalla pubblicazione della tabella sul bollettino ufficiale e sul sito internet del Ministero della Giustizia il Comune può richiedere il mantenimento dell’Ufficio assumendo dei precisi impegni nei confronti del Ministero. Il nostro Comune che cosa intende fare?
E’ lecito a noi miseri mortali, conoscere il progetto dell’Amministrazione Comunale?
Anche se non se ne parla, vogliamo augurarci che l’Amministrazione Comunale di Cariati ci abbia già pensato ed abbia trovato la soluzione per mantenere qui a Cariati l’Ufficio Giudiziario del Giudice di Pace. Il legislatore questa volta non ha tagliato corto e basta. Ha lasciato alle Amministrazioni Comunali la possibilità di mantenere nella propria città il predetto ufficio. I nostri Amministratori ci hanno già pensato ed hanno provveduto ? In caso affermativo sarebbe opportuno un comunicato stampa con l’indicazione delle misure adottate.
Se così non fosse, sarebbe quanto mai urgente portare l’argomento in Consiglio Comunale e far decidere al Consiglio le sorti di quell’importante ufficio, l’ultimo che ci resta a livello sovracomunale, e arginare almeno questa volta l’esodo esiziale per la nostra Città.
Speriamo bene.

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