L’amministrazione liquida la SOGEFIL con una delibera ( rescissione del contratto) e pensa di avere saldato il debito elettorale. I danni al Comune ed ai cittadini chi li paga?


La rescissione del contratto non potrà regolare i rapporti di dare-avere, ma pone fine al contratto di prestazione di un servizio, lasciando in sospeso e non risolto la questione fondamentale che è quella di incassare i propri crediti sulla base della più volte citata resa dei conti



Cariati - Anche se dobbiamo attendere la pubblicazione della delibera che la Giunta avrebbe adottato nella mattinata di giovedì 1° marzo, sembra che la storia con la Sogefil sia giunta alla conclusione.
Si parla di una delibera della Giunta con oggetto la rescissione del contratto in conseguenza di inadempienze della società a danno del Comune di Cariati, ma le voci dovranno trovare conferma negli atti e solo allora si potrà fare un’analisi seria del problema.
Intanto non possiamo fare a meno di dire la nostra, mossi dal senso di responsabilità civica che non è appannaggio di questa o quella maggioranza, ma frutto di quell’appartenenza alla propria città che ti fa sentire orgoglioso della sua storia e ti fa soffrire quando la sua immagine viene mortificata e offesa, e nel caso specifico non solo l’immagine ma anche il patrimonio che è di tutti i cittadini. In questa vicenda purtroppo non possiamo tacere la nostra sofferenza, il nostro disagio e il nostro disappunto per come il problema Sogefil è stato gestito in passato e continua ancora oggi a trascinarsi con gravi contraddizioni e negligenze da parte dell’Amministrazione Comunale.
Si persiste in modo caparbio nell’errore di imboccare strade sbagliate, e si tralascia l’unica strada percorribile delineata senza mezzi termini dalla legislazione in materia.
L’abbiamo detto tante altre volte: l’unica strada percorribile è la formale informativa alla Corte dei conti in ordine alla mancata resa dei conti da parte di Sogefil quale agente contabile.
A questo punto sarà la magistratura contabile, con tutti gli strumenti a sua disposizione, a tutelare gli interessi del Comune, senza intraprendere altre strade che non sono previste dalla legge e non offrono alcuna garanzia in ordine ai risultati che il Comune dovrebbe ottenere, cioè la esatta riscossione dei propri crediti sulla base di una rendicontazione sottoposta al vaglio della magistratura contabile che a tale scopo è preposta.
La rescissione del contratto non potrà regolare i rapporti di dare-avere, ma pone fine al contratto di prestazione di un servizio, lasciando in sospeso e non risolto la questione fondamentale che è quella di incassare i propri crediti sulla base della più volte citata resa dei conti.
Nelle more della rescissione del contratto la maggiore preoccupazione deve essere quella di incassare i propri crediti, cioè i soldi che i cittadini hanno versato presso Sogefil a titolo di tributi o canoni di spettanza del Comune, ma sembra che questo venga totalmente ignorato dai nostri amministratori.
Verso la fine dello scorso anno il Comune ha preteso, giustamente, che il pagamento delle utenze idriche affluisse direttamente sul conto corrente intestato al Comune(cosa sacrosanta). Perché non ha perseverato in questa legittima pretesa per tutte le riscossioni?
All’inizio di questo nuovo anno invece tutti i pagamenti hanno ripreso ad affluire sul conto della Sogefil . Acqua, ICI, TARSU, cartelle pazze e quant’altro, tutto sul conto Siogefil.
Perché? Eppure il Comune era consapevole che Sogefil sin dal suo insediamento non ha mai effettuato la resa dei conti. Lo ha scritto più volte il Revisore dei conti e lo hanno rimarcato a più riprese i Consiglieri di opposizione.
Evitiamo di dilungarci su tale problema nell’attesa di conoscere il testo dell’atto deliberativo della Giunta che fino a questo momento rimane chiuso in un cassetto.


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