Mercato Ittico – Il Consiglio di Stato riconsegna i lavori alla ditta Bruno, quindi niente accordo con Torchia. Così continua la quadriglia comandata mentre si consuma un’altra pagina nera del nostro comune ormai allo sbando


Filomena Greco: “I fatti che stanno succedendo nel nostro Comune sono a dir poco raccapriccianti”



Cariati, città della Tarantella!!! Noi aggiungiamo : Comune di Cariati , una vera quadriglia !!!!
All’inizio di questo nuovo anno abbiamo pubblicato un servizio sull’appalto dei lavori del MERCATO ITTICO nel porto di Cariati parafrasando gli avvenimenti col rituale della quadriglia dove a intervalli cadenzati il maestro di danza, con tono imperioso, ordina :
“CHANGER LA DAME!!!!”
Ebbene la quadriglia continua e nel rispetto del rituale si cambia la dama.
A questo ci pensa il Consiglio di Stato con l’ordinanza n. 126 del 24 aprile 2012,
che, questa volta senza parafrasare, cambia nuovamente le cose.
La vicenda è un po’ complessa e per capirci qualcosa occorre fare un rapido excursus, tralasciando tanti passaggi che pure hanno la loro importanza.
L’appalto del mercato ittico con procedura negoziata, che equivale alla vecchia trattativa privata, tenuto alla fine dell’anno scorso ha visto la ditta Cataldo Torchia quale migliore offerente in base alla procedura di gara utilizzata, sicchè si è proceduto all’ aggiudicazione in via provvisoria alla ditta Torchia. Da qui i vari reclami, anche in sede di gara, da parte della ditta Serafino Bruno, che venivano accolti dal Comune di Cariati con l’annullamento della gara, già aggiudicata provvisoriamente a Torchia. Il Comune quindi ha indetto una nuova gara, con gli stessi concorrenti di prima, anche quelli che non ne avevano i titoli e che avevano indotto il Comune ad annullare la prima gara.
Si deve osservare che, sempre in base al metodo di gara prescelto dall’Amministrazione, le ditte partecipanti sono state scelte dal Comune, che prima di invitarle aveva l’obbligo di verificarne il possesso dei requisiti .
Ma andiamo avanti. Al nuovo appalto risulta vincitore la ditta Serafino Bruno, che dopo l’aggiudicazione provvisoria riceve quella definitiva e dà subito inizio ai lavori .
Intanto questa volta a reclamare è la ditta Torchia con ricorso al Tar Calabria , che, con ordinanza del 19 marzo 2012, ha sospeso l’affidamento alla ditta Bruno, e ha fatto ritornare in vita la prima gara con affidamento provvisorio alla ditta Torchia.
La trattazione di merito del ricorso proposto da Torchia dinanzi al TAR Calabria viene fissata per il 5 ottobre 2012. Anche qui una breve domanda : il Comune ha chiesto a mezzo del proprio legale di anticipare l’udienza per la trattazione nel merito, stante la particolare urgenza di completare i lavori entro la metà del mese di agosto, pena la perdita del finanziamento?
A noi non ci risulta. Né il Vice-Sindaco Leonardo Montesanto, con delega ai lavori pubblici, lo ha mai dichiarato, neppure nella recente intervista trasmessa su un sito web locale, dove tra l’altro, il vice-sindaco, afferma che nella giornata di venerdì 20 aprile (parole testuali del vice-sindaco)
“ è stata formalizzata da parte dell’impresa Torchia la volontà di voler proseguire i lavori. Io –prosegue il vice-sindaco- ne ho preso atto nella tarda mattinata di venerdì (n.d.r.: 20 aprile 2012) . Penso che già da lunedì (n.dr.: 23 aprile) l’ufficio predisporrà tutti gli opportuni provvedimenti per la ripresa dei lavori”.
Se il vice-sindaco fosse stato più chiaro avrebbe dovuto precisare in che cosa consiste “questa volontà formalizzata dell’impresa Torchia di voler proseguire i lavori”. Non lo ha fatto, bontà sua! Ma se è stata formalizzata qualcosa, al Comune dovranno esserci gli atti e i documenti, perciò ne parleremo appena avremo avuto conoscenza di tali documenti.
Ma procediamo con ordine. L’ordinanza del TAR Calabria, che fa ritornare i lavori alla ditta Torchia, viene impugnata dalla ditta Bruno dinanzi al Consiglio di Stato, che con decreto del 24 aprile 2012, accoglie il ricorso di Bruno e sospende l’ordinanza del TAR. Lo stesso Consiglio di Stato fissa l’udienza per la discussione alla camera di consiglio del 22 maggio 2012.
Il che significa che l’affidamento dei lavori alla ditta Torchia viene meno e si ritorna alla ditta Bruno, almeno fino al 22 maggio p.v.
Non vi stiamo raccontando una farsa inventata, ma i fatti che stanno realmente succedendo nel nostro Comune, forse, ad certamente, l’unico esemplare in Italia.
Filomena Greco , consigliere comunale della lista “Fai vincere Cariati”, amareggiata per quanto sta succedendo e preoccupata per la possibile perdita del finanziamento, ci ha dichiarato :
“I fatti che stanno succedendo nel nostro Comune sono a dir poco raccapriccianti, ma quello che ci preoccupa di più è la temerarietà dei nostri amministratori rispetto alle tante criticità in cui gli stessi hanno sprofondato la nostra cittadina.
Col permesso del Vice Sindaco che ci ha accusati di non voler il bene di Cariati e di non volere la realizzazione del mercato ittico, senza alcuna vena di polemica, vorrei precisare che tutto questo bailamme, a dir poco farsesco, non lo abbiamo determinato noi dell’opposizione, ma è frutto dell’attività amministrativa posta in essere da questa Amministrazione Comunale e di cui si deve assumere tutte le responsabilità senza giocare a scaricabarile.
Nell’esercizio del nostro mandato popolare e nel ruolo di minoranza, abbiamo il diritto-dovere di dire le cose come stanno e riferire agli elettori la verità. Se questo non piace al vice-sindaco che addirittura si permette di mettere in dubbio il nostro amore per Cariati e i problemi che attanagliano la nostra comunità, è completamente fuori strada , per non dire altro. Non è certo col silenzio omertoso che si affrontano e risolvono i problemi, così come sembra suggerire il vice-sindaco Montesanto, il quale ci rimprovera di aver lamentato la mancanza di copertura finanziaria della quota IVA a carico del Comune, col rischio di compromettere il finanziamento, poiché il nostro rilievo veniva percepito anche fuori dai confini comunali. Ma se noi abbiamo detto una sciocchezza, di che si preoccupa il vice-sindaco? Ci dicesse invece, e ne ha il dovere morale e politico, se i conti di bilancio del nostro Comune sono veri e attendibili e perché non vengono pagati gli stipendi al personale e i crediti dei tanti fornitori, mentre assistiamo ad una quotidiana collezione di ingiunzioni di pagamento e precetti a danno del Comune che pongono a carico del bilancio comunale, cioè dei cittadini, tutti i maggiori oneri per spese legali e processuali. Il mio non è uno sfogo, ma un’amara e triste considerazione che faccio con cuore dolente proprio perché amo questo paese e ho imparato ad amarlo di più in questi ultimi tempi avendo avuto modo di conoscere più da vicino la gente e i loro problemi.”
Per continuare la vicenda dell’appalto dei lavori del mercato ittico nel porto di Cariati è necessario aggiornare la cronaca a breve scadenza e alla luce di nuovi documenti che verranno fuori. Statene sicuri, la quadriglia continua……..
La redazione



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