Ospedale – Anche il Pronto Soccorso chiude mentre la dialisi presto sarà trasferita a Rossano, nell’indifferenza dei nostri amministratori


Possibile che i nostri amministratori non sentono alcuna vergogna? Beati loro!!!!! Sono delle vere facce toste - Dichiarazione di Tommaso Critelli



Cariati - Alla fine, dopo la chiusura dell’ospedale, siamo all’epilogo finale: chiuse anche il pronto soccorso.
Da queste colonne, proprio qualche giorno addietro, avevamo paventato la chiusura del pronto soccorso.
Avevamo detto che avevano ridotto il numero dei medici a disposizione. Bene oggi, possiamo confermare quella notizia e anche se non abbiamo materialmente in mano la documentazione, il primario del PS, Natale Straface, ha ufficialmente spostato quattro medici che operavano nel Pronto soccorso di Cariati in quel di Rossano, per poi, restituirne uno e un mezzo.
Qualcuno si chiederà perché un mezzo medico? Perché, sembra usare il suo ruolo a uso e consumo personale.
Torniamo al Pronto soccorso. Fino a pochi giorni addietro operava come H24, ora non può garantire nemmeno H12.
Domanda perché il primario del PS, ha agito autonomamente senza rispettare il dettame dell’atto aziendale e la delibera del presidente dell’ASP provinciale di Cosenza?
I nostri amministratori hanno buttato la spugna? Sindaco che fine ha fatto il “tuo” comitato a difesa dell’ospedale? E la battaglia legale che avevi intrapreso a cosa è servita, a spendere inutilmente altri soldi, visti i risultati?
“Siamo alla farsa finale - ci ha dichiarato il consigliere di opposizione Tommaso Critelli – piange il cuore vedere il nostro ospedale ridotto a un immobile abbandonato.
L’unica “luce” accesa era rimasta il pronto soccorso. Oggi anche questa “luce” si spegne nell’indifferenza dei nostri amministratori che ormai hanno perso la testa, non hanno più una direttiva politica e non si rendono conto di aver portato il nostro paese non solo sul baratro economico ma, hanno distrutto tutto quello che di buono era stato creato in tutti gli anni precedenti alla discesa di G.F. Sero. Possibile che quest’uomo non si accorge dei danni che ha creato e continua a produrre? Negli ultimi due anni – aggiunge Critelli - ci ha proposto decine di riunioni in difesa dell’ospedale e puntualmente ne è uscito con le ossa rotte. Ha indebitato il Paese, caricando sulle spalle dei cittadini milioni di euro di debiti ma, lui imperterrito, senza vergogna e senza dignità, politica, non vuole mollare quel poco che rimane dell’osso “cariatese”.
Dopo il pronto soccorso – conclude Tommaso Critelli – a sparire presto sarà la dialisi.
Infatti, la dialisi di Cariati, fino ad oggi ha funzionato con tutti i posti disponibili. Oggi ha perso tre posti e nei prossimi giorni tutto il servizio sarà trasferito a Rossano. Vergogna assoluta per i nostri amministratori che invece di pensare ai disastri procurati, continuano a “spartirsi” quel poco che rimane del territorio: il Piano mentre il paese muore, affossa, si svuota”


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