L’assessore Salvati nel mirino della maggioranza e del suo partito . Viene accusato di essere un bugiardo e di non aver mai proposta l’argomento SUA ai socialisti. Per i cittadini una sceneggiata




Cariati - L’intervento dell’assessore Sergio Salvati al Consiglio Comunale di lunedì scorso ha provocato, se non un tsumani, un terremoto politico che coinvolge maggioranza, opposizione ed anche il suo partito di appartenenza (Socialista).
Se da un lato i rappresentanti delle minoranze sono rimasti delusi dalla decisione del Salvati, che pure, in tempi non sospetti, aveva lanciato e sostenuto la proposta della necessità improrogabile di aderire alla Stazione unica appaltante, dichiarando in più occasioni che avrebbe votato con l’opposizione se il punto fosse arrivato in Consiglio, nei socialisti si è aperto un dibattito che viaggia sui social network della rete.
Per un membro del direttivo del partito socialista, il Salvati non avrebbe mai proposto al Psi la questione della Sua: “L’assessore è un bugiardo ed ha ancora la faccia tosta di restare con questa maggioranza dopo le gravissime accuse rivolte alla giunta ed al sindaco il quale, per molto meno, nel 2006 licenziò in tronco due assessori”.
Altri naviganti plaudono “l’onestà intellettuale del Salvati” ma l’impressione è che all’interno del Psi si sia creata una frattura che difficilmente potrà essere compatibile con l’adesione del Salvati al partito.
Riportiamo, a mo’ d’esempio, il pensiero (assolutamente “libero” da vincoli preconcetti) della scrittrice Assunta Scorpiniti: “Votando contro la S.U.A. della Regione Calabria per la gestione delle procedure di gara, affidamento appalti ecc., Cariati ha perso una preziosa occasione per riaffermare e iniziare a riportare nella nostra comunità i valori della democrazia e della cittadinanza, le uniche "logiche" che dovrebbero prevalere sulla cosiddetta logica della "maggioranza numerica". Oltretutto è gravissimo che un Assessore, certamente onesto nel rilevarlo, affermi: "nell'ultima riunione dei consiglieri di maggioranza si è affrontato con superficialità l'argomento, solo per decidere come votare...". I cittadini elettori ringraziano.
D’atra parte l’insofferenza dell’assessore nei confronti della dirigenza del Psi cariatese è certificata da diverse forme di disappunto, magari determinato anche da “frizioni” intestine riconducibili a questioni parentali, non ultima l’adesione incondizionata, ma mai palesata apertamente, al Sel di Nichi Vendola per il quale il Salvati aveva cercato adesioni fra i “compagni” socialisti per aprire ufficialmente una sezione di quel movimento.
Il Salvati gode, a differenza del sindaco e degli altri membri della giunta, di equilibrata popolarità fra i cittadini (e buona stampa, il che non guasta) per la sua incisiva e reale azione volta alla risoluzione dei problemi reali della città, quelli pratici, di tutti i giorni, ma temiamo che il doppio salto dal trampolino, con triplo avvitamento e giravolta finale danneggi sua visibilità.
Insomma, Sergio Salvati, geniale come sempre, in un sol colpo ha preso due piccioni con una fava: si è attirato le ira del partito e della maggioranza ed ha incrinato, forse irreparabilmente, gli ottimi rapporti che imbastiva con le opposizioni.
Un altro appunto: sulla protezione del nido di tartarughe il nostro sito, che alla vicenda è stato sempre attento, ha pubblicato immediatamente la notizia di residenti e bagnanti prodighi di cure ed attenzioni nei confronti della questione tanto da costruire materialmente una protezione in vista del maltempo.
Non c’è bisogno che l’assessore Salvati ce lo ricordi o si assuma la paternità di un gesto spontaneo, dettato unicamente dalla sensibilità dei cittadini.
La saga dei Pinocchietti continua.
Alla prossima

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