Il sindaco perde la pazienza ed accusa i “giornalisti a comando” di manipolare l’informazione. Alla luce dei fatti non gli resta che rassegnare le dimissioni per liberare il paese dalla sua presenza




Possibile che dopo sei anni di amministrazione pensi che i cittadini siano i soliti fessacchiotti che credono alle tue fesserie?
Possibile che dopo sei anni continui a dire bugie per ingannare i tuoi amministrati?
Possibile che, nonostante tutto, cerchi di fare il gioco delle tre carte?
Sindaco, hai una bella faccia tosta nel raccontare bugie.
I tuoi comunicati devono servire a distogliere l’attenzione dei cittadini dai veri problemi del nostro paese.
Primo, tu hai messo le sue dimissioni sul tavolo della discussione;
secondo, hai criticato fortemente la inefficienza dei tuoi assessori;
terzo, hai preso tempo per cercare di far calmare le acque agitate all’interno della tua giunta, specie dopo le bordate e le accuse dell’assessore Sergio Salvati.
Una persona “scaltra” come te doveva chiedersi chi, e come, avrebbe potuto informare la stampa.
Sin dal pomeriggio sapevamo delle tue dimissioni perché qualcuno, autorevole, ha “cantato”.
Allora perché accusi i “giornalisti a comando” che avrebbero manipolato la notizia?
Sindaco, una volta per tutte, devi sapere che i “giornalisti a comando”, che tu accusi, sono persone libere, che non dipendono da nessuna parte politica e soprattutto non sono pagati da nessuno.
A differenza della tua informazione che, nulla da rimproverare all’estensore dei comunicati, il quale esegue gli “ordini”, tu paghi con i nostri soldi, con i sudori dei cittadini i quali, puntualmente vengono buggerati dai tuoi sproloqui amministrativi e da racconti fantasiosi degni del più becero Pinocchio.
Allora smettila di accusare i “giornalisti a comando” che fanno il proprio dovere per informare l’opinione pubblica. Certo, questi giornalisti non appartengono a quella categoria di servi del potere che pur di ingraziarsi il potente di turno si mette pure a 90 gradi.
Noi, “giornalisti a comando”, non apparteniamo a questa categoria; le nostre cronache non sono “il pernicioso effetto del solleone, tanto è il tasso di fantasia e d’invenzione”. Per nostra fortuna abbiamo una bella chioma di capelli e portiamo anche il cappello, per cui questa espressione la rimandiamo a te, sindaco, che, per tua sfortuna non hai la nostra capigliatura e non porti il cappello.
Tu bluffi quando dici che la maggioranza è coesa e gode ottima salute: vuoi ancora una volta nascondere la verità ai cittadini.
Non ti abbiamo mai sentito parlare della SOGEFIL, tanto meno di dove sono finiti i soldi versati dai cittadini.
Perché, invece di accusare i “giornalisti a comando” non chiarisci questa vicenda nelle mani di ben quattro procure?
Perché ti ostini a nascondere la verità sui conti pubblici, sui bilanci taroccati, sul patto di stabilità, sulle osservazioni della Corte dei Conti, sul fallimento della tua politica sull’ospedale, sulle casse del Comune non hanno un centesimo per cui non puoi riparare nemmeno una buca? Perché taci sulla chiusura della posta nel centro storico?
Ma non ti vergogni a girare per Cariati dopo tante bugie raccontate? Pensi veramente di risollevarti a settembre?
Non ti resta che rassegnare le dimissioni e liberare il nostro paese dalla tua morsa politica fallimentare.
Sappiamo benissimo che soffri la nostra presenza: purtroppo non siamo in vendita, né per te nè tanto meno per altri. Noi continueremo a fare il nostro dovere grazie anche a qualche “gola profonda” che informa la stampa.
Un consiglio: prenditi una lunga vacanza, tanto la tua presenza o la tua assenza sul territorio non sarà notata da nessuno.
Alla prossima

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