Cariati, il presidente provinciale di confindustria al turismo Alfonso Cosentino, interviene sui dati diffusi da Goletta verde


Le notizie e le polemiche delle ultime ore, circa il presunto inquinamento delle coste calabresi sono “false”



CARIATI – Il presidente della sezione turismo di Confindustria Cosenza, Alfonso Cosentino, contesta i dati di “Goletta verde” che assegna alla regione la maglia nera in ordine all’inquinamento marino e, assieme ai colleghi responsabili delle altre sezioni provinciali Giuseppe Nucera (Reggio Calabria), Giuseppe Macrì (Vibo Valentia), Daniele Rossi (Catanzaro) e Massimo Sposato (Crotone) ritiene che la Calabria, “nella inerzia più totale delle istituzioni regionali, sta subendo una intensa e feroce aggressione mediatica”.
Le notizie e le polemiche delle ultime ore, circa il presunto inquinamento delle coste calabresi sono “false”, giacché si tratterebbe di “ben limitati ed individuati parti di costa non balneabili, a fronte di grandi litorali e spiagge incontaminate che si stendono in prossimità delle aree di eccellenza per il turismo Calabrese. Mai come quest’anno abbiamo acque chiare, limpide e cristalline e riteniamo che questa campagna mediatica calunniosa, come è accaduto in altre epoche, è tesa a danneggiare l'immagine turistica di questa regione per favorire altri territori mortificando il lavoro onesto degli operatori turistici della Calabria”.
Cosentino ritiene “Superfluo evidenziare che necessita una immediata presa di posizione istituzionale della Regione Calabria, tesa a correggere l’attuale falsa disinformazione che sta compromettendo ulteriormente i flussi turistici verso la Calabria che ad oggi ha registrato flessioni stimate tra il 15/20 % e che ancora deve sviluppare la commercializzazione dell’offerta per il mese di settembre e di ottobre a prescindere del danno complessivo all’immagine del turismo balneare della regione che in esso ricomprende oltre l’ottanta percento del fatturato del comparto”.
Il presidente va oltre il singolo episodio e, in generale, reclama maggior “attenzione per un settore che viene considerato solo marginalmente e su cui non si registrano sforzi di visione strategica''.
Cosentino ha posto il problema anche all’attenzione dell’assemblea nazionale che a Roma ha sancito la nascita dell'Associazione Italiana Confindustria Alberghi, rappresentante le oltre 2.500 imprese del settore turistico ricettivo (con 170 mila camere e 70 mila dipendenti) aderenti al sistema confindustriale.
''Occorre ribadire con forza, qualora ce ne fosse ancora bisogno – spiega Cosentino - la necessità di considerare il turismo come industria. Un'industria che rappresenta il 6% del Pil e che ha un effetto moltiplicatore di uno a quattro: ogni 100 euro di camera d'albergo produce 400 euro di fatturato. Alle nostre latitudini occorrerebbe prendere coscienza che esistono iniziative serie e che queste devono essere supportate rispettando i tempi del fare impresa”.
Pur condividendo la “rabbia” del presidente della regione, Giuseppe Scopelliti, il presidente Cosentino chiede alla politica regionale “di destinare le risorse disponibili, ovverosia quelle non vanificate ad oggi, per la riqualificazione dell'offerta ricettiva e per i servizi indispensabili ai flussi turistici. Se può servire a tenere lontano i prenditori attrezzati – commenta ironico - chiediamo che i contributi a favore delle imprese siano esclusivamente assegnati in conto interesse, meglio se a tasso zero, senza alcuna previsione di quote in conto capitale".

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