Antonio Cosentino, eletto all’unanimità dall’assemblea degli iscritti, subentra a Fausto Sero alla guida del Partito Democratico a Cariati
Il nuovo segretario traccia le “linee” della sua gestione che “non possono prescindere dal coinvolgimento pieno e costante dei giovani
CARIATI – Cambio della guardia in casa Pd.
Al segretario uscente Fausto Sero subentra l’ex “Margherita” Antonio Cosentino, 40 anni appena compiuti.
Cosentino è stato eletto all’unanimità dall’assemblea degli iscritti, incassando una cambiale in bianco che evidenzia l’assoluta fiducia riposta in lui dall’ampia base del circolo Pd.
Perorata dallo stesso Sero, l’elezione di Cosentino è all’insegna della continuità politica e d’azione del nutrito drappello democratico che, così ci è sembrato, ha inteso sfrondare il luogo comune secondo il quale il ricambio generazionale non è nelle corde del partito.
“Invece – spiega Fausto Sero – noi siamo per la rigenerazione della politica intesa come servizio al territorio ed ai cittadini. C’è sempre più bisogno di aria pura nello stantio ed imbarazzante coacervo dei partiti. Il Pd di cariati, a differenza di altri circoli, ha dimostrato di poter agire e scegliere in perfetta autonomia, senza lasciarsi incantare dalle sirene lontane e misteriose dei centri di potere. Noi intendiamo la politica come una serie di impulsi e sollecitazioni che devono provenire dal basso, mai dai vertici. E questa nostra aspirazione è certamente dominante nella nuova classe dirigente che si sta formando in Calabria e nel Meridione in generale. Dobbiamo renderci conto che la “politica del fare” non passa più attraverso i “centri di potere” locali: adesso a contare è, nel bene e nel male, il governo centrale e, soprattutto, l’Europa. I caporalati paesani o strapaesani sono stati sepolti dalla misura globalizzata delle scelte a cui bisogna adeguarsi, pena la recessione più terribile degli ultimi secoli”.
Il nuovo segretario traccia le “linee” della sua gestione che “non possono prescindere dal coinvolgimento pieno e costante dei giovani: quei giovani, diventati vecchi, di cui ci si riempie la bocca da decenni. I protagonisti del futuro sono loro: studenti, disoccupati, licenziati, precari, lavoratori con contratti a termine quando non addirittura illegali. Sono loro che devono essere gli artefici di un avvenire senza emarginazioni. Mi rendo conto che queste sembrano le solite parole logore e stantie che ci sentiamo ripetere da anni, ma dobbiamo credere tutti assieme ad un domani migliore, senza ingiustizie e basato sulle regole democratiche scritte dai padri con lacrime e sangue”.
Un nuovo modo di fare politica, dunque: “Non più quella urlata – sottolinea Fausto Sero – ma quella delle proposte condivise, quella capace di abbattere col buon senso gli effimeri steccati ideologici”.
Al congresso hanno portato i loro saluti i gruppi politici locali, a cominciare dai Socialisti per finire all’Udc ed al capogruppo in consiglio comunale della lista “Fai vincere Cariati”.
Sulla situazione amministrativa locale sono piovute pacate critiche provenienti dal neo segretario e dall’ex Sero: entrambi giudicano negativamente la gestione del governo civico che sarebbe prigioniero, oltre di astrazioni ideali, anche di “vere e proprie ossessioni che stanno traghettando la comunità cariatese nel baratro del fallimento”.
“In questa giunta che si proclama di centro sinistra a guida socialista – commenta Fausto Sero – vorrei sapere cosa c’è di socialista. Non c’è un atto, un gesto che riporti ai percorsi del vero, autentico socialismo, ma solo il peggiore dei modi di amministrare una comunità già ferita e lacerata da una politica nazionale per molti versi scellerata e che si accanisce sui deboli, l’ultimo anello di una catena fragile e sul punto di spezzarsi”.