Il vicedelnulla è il neo liquidatore del Comune di Cariati. Ha “liquidato” saldo alla ditta appaltatrice di Palazzo Chiriaci, nel mirino della Magistratura, senza riscuotere, la penale


Tra gli immobili fantasmi segnaliamo tutte le scuole, la caserma, il centro sociale ed altri fabbricati di proprietà del Comune









Venuto al mondo senza il suo preventivo assenso, il vicesindaco, che finora ignorava di essere vicedelnulla, veste i panni del Savonarola di turno e riscopre un amore viscerale per la moralità.
Così ci fa sapere che “è finita la stagione degli evasori totali, degli immobili fantasma e delle concessioni senza oneri né canoni”.
Anzi, “da tempo ormai è finita, e ciò sanno bene i cariatesi, l’epopea delle missioni d’oro a Roma da parte di amministratori di ieri, novelli censori di oggi”.
Bene, bravo, bis.
Il solerte vicedelnulla ci spiega che “per un’intera epoca il Comune di Cariati è stato usato come bancomat”.
Oh bella! Ẻ forse cambiato qualcosa con questa amministrazione che ha fatto fuori almeno UNDICI milioni di Euro (roba da far impallidire il Batman romano) finiti chissà in quali tasche, in quali immobili acquistati all’estero e nel ridente Trentino, in quali panfili, in quali auto di lusso?
Il vicenulla non sa (e non sa veramente, mica finge di non sapere) che il suo predecessore, non più tardi di tre anni fa, si concesse una lauta vacanza in Argentina camuffata da “missione culturale”, che costò ai poveri contribuenti qualcosa come 6 mila Euro.
Non sa che un assessore della precedente giunta, nell’anno di grazia 2009, passò tre fantastici giorni a Trento (per un corso di aggiornamento, si disse) pasteggiando nei migliori ristoranti della città ed alloggiando in un cinque stelle per la modica cifra di oltre 3 mila Euro.
Non sa, il nostro vicenulla, che il suo “nulla” ha viaggiato come un trottola in tutti i Paesi europei per “promuovere” l’immagine di Cariati spendendo migliaia di Euro a rotta di collo.
Non sa, il vicenulla, che qualche anno addietro, anni ’90, qualche amministratore ha girato l’Europa con la scusa di incontri culturali e turistici.
Non sa, il vicenulla, di avere contribuito a creare, per indolenza, un “buco” clamoroso nel bilancio pubblico, mettendo a repentaglio il futuro di ogni cariatese, anche di quelli che non sono ancora nati.
Non sa o non vuole sapere che, nella precedente legislatura ogni volta che si andava in piazza per assistere ad un “Caffè”, al Comune costava, a serata, oltre 10 mila euro più gli annessi e connessi per un totale a stagione di circa 100 mila euro.
Ci piacerebbe sapere perché il vice nulla, magari coadiuvato da qualche altro assessore fannullone, invece di pensare all’attualità hanno lavorato ad una certosina ricerca risalendo fino a 24 anni fa. Chi vuole colpire e perché il vicedelnulla?
Il vicedelnulla, invece, ci deve dire perché ha firmato la determina di Palazzo Chiriaci, permettendo il saldo dell’opera che ancora non è terminata e perché non ha fatto pagare la penale alla ditta che ha incassato i sildi dei lavori non eseguiti. Altro che tagli, il signor vicenulla ci deve spiegare perché ha firmato quella determina commettendo gravissimi irregolarità in danno per il nostro Comune.
Anche per queste cose arriverà la resa dei conti e, comunque, la nostra presenza sul territorio, sappiamo che vi spaventa e vi rende nervosi, sarà costante ad attenta agli eventi.
Alla prossima

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