SOGEFIL – Il sindaco non poteva non sapere. Ad inchiodarlo la relazione del dirigente di ragioneria presentata alla giunta il 4 ottobre 2012




Cariati - Se la matematica non è un’opinione, la riscossione dei tributi affidata dal Comune di Cariati alla Sogefil, presenterebbe un ammanco di circa 5 milioni di euro.
Questa cifra risulta da una relazione scritta che il dirigente dell’area finanziaria ha prodotto in data 4 ottobre 2012 sullo stato dei riversamenti effettuati da Sogefil al Comune di Cariati.
La relazione è stata richiesta dall’avv. Ponte, consulente legale del Comune di Cariati, in seguito a una riunione tenuta dalla Giunta insieme con il legale.
I dati esposti nella relazione redatta dal dirigente dell’area finanziaria sono tutti dettagliati nei minimi particolari e non lasciano dubbi :
su circa 8 milioni di euro dati in carico a Sogefil per la riscossione, mancano circa cinque milioni. Qui non c’è matematica che tenga, ma è semplice aritmetica : otto milioni, meno tre milioni, fa cinque milioni.
Interessante l’affermazione del dirigente dell’area finanziaria del Comune, che testualmente si riporta :
“In merito alle somme residue di tutti i ruoli avuti in carico da Sogefil, l’ufficio non è nelle condizioni di accertare se le stesse sono state incassate dal concessionario e non riversate, in quanto lo stesso concessionario non ha fornito le dovute rendicontazioni sui prescritti modelli ufficiali e pertanto, i dati sono stati elaborati ed estrapolati dalla contabilità interna dell’ente.
(esame mastro contabile e singole reversali contabilizzate dal responsabile del servizio dell’ente)”
Questo significa che in base alla contabilità dell’ufficio di ragioneria del Comune il risultato è quello indicato prima, cioè , mancano circa cinque milioni di euro.
Ma non è tutto, perché alle cifre di cui sopra mancano quelle degli accertamenti ICI 2006 e 2007 per l’importo di € 298.449,15.
A tal proposito così si esprime il dirigente dell’area finanziaria del Comune :
“Ad oggi l’ufficio disconosce l’attività successiva posta in essere dal concessionario Sogefil”.
A quelle cifre, per correttezza d’informazione, occorre aggiungere ancora quelle relative a quattro liste di carico non citate nella relazione del dirigente comunale, che si riferiscono ad accertamenti Tarsu anni 2005-2006-2007-2008, per l’ammontare di circa €. 200.000,00.
L’esito di queste liste di carico è totalmente sconosciuto al Comune.
In verità dobbiamo dire che in pieno consiglio comunale, una delle ultime sedute, il consigliere comunale dr. Francesco Cosentino, iscritto in quelle liste come contribuente Tarsu, ha esibito le ricevute di pagamento a Sogefil relative alla sua iscrizione in quelle liste di carico. Pagamento di cui al Comune non c’è traccia. Però ci sono le ricevute e non solo quelle del consigliere comunale, ma anche quelle di altri contribuenti pure presentate al Comune.
A questo punto l’ Amministrazione comunale deve fare le proprie valutazioni :
dare valore e significato a quanto affermato dall’ufficio di ragioneria del Comune, oppure ignorare la relazione dello stesso ufficio ? Dare un significato alle ricevute di pagamento esibite dai contribuenti i cui soldi però non sono nelle casse comunali?
Se la relazione dell’ufficio di ragioneria è credibile e le ricevute di pagamento esibite dai contribuenti non sono false, quali ulteriori prove ci vogliono per convincere il sindaco e gli assessori ad attivare un’azione penale con costituzione di parte civile del Comune ?
Se invece la relazione dell’ufficio di ragioneria non è credibile, e pure le ricevute dei contribuenti non sono vere, allora è necessario adottare i provvedimenti del caso.


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