All’Api rispondiamo: Abbiamo le prove altro che “bufala”. Il binomio, Usignolo - Api, toppa per l’ennesima volta


A Cariati si è aperta la caccia ai giornalisti e ai collaboratori del Ponteonline che hanno l’ardire di anticipare notizie fondate non sulla fantasia, ma su prove di fatto inoppugnabili.






CARIATI – Proprio qualche ora il Senato della Repubblica ha approvato un articolo di legge sulla “diffamazione a mezzo stampa” che spedisce di filato i giornalisti in galera.
Un voto dettato dall’odio di alcuni senatori che uccide la dignità e la libertà di stampa.
In piccolo anche a Cariati si è aperta la caccia al giornalista (o ad alcuni giornalisti) che hanno l’ardire di anticipare notizie fondate non sulla fantasia, ma su prove di fatto inoppugnabili.
Abbiamo scritto che il nuovo segretario cittadino dell’ApI è l’avvocato Rocco Agazio e che troverà l’ufficialità con un comunicato stampa a breve, ed ecco giungere puntuale, ma ci siamo abituati, la smentita del partito di Rutelli. Del resto già in altre occasioni gli apini si sono scagliati contro il Ponteonline ed ogni volta sono finiti sotto il Ponte.
Ricapitoliamo: un alto dirigente dell’ApI ci dice che a seguito di una riunione di partito, il nuovo segretario è Rocco Agazio; un altro iscritto di “peso” conferma (per entrambi siamo in possesso di una registrazione audio, di una video e della testimonianza oculare di una persona che ha assistito la breve scambio di battute).
Ma conoscendo i soggetti siamo andati oltre, fino a risalire direttamente all’interessato, Rocco Agazio, che abbiamo raggiunto telefonicamente.
“Il nuovo segretario sono io, ma ancora non è ufficiale”.
A noi, che facciamo i giornalisti e non i servi a pagamento, ci basta ed avanza, e così pubblichiamo la notizia come del resto facciamo quando siamo inoppugnabilmente a conoscenza di un “fatto”.
Questo noi lo chiamiamo “diritto di cronaca” e ci si provi qualcuno a dimostrare il contrario; ci si provi l’Agazio, o gli altri signori che hanno riferito un evento, a sconfessarci.
Ma lo facciano pubblicamente ed in contraddittorio con Ponteonline.
Noi non abbiamo mai rincorso lo scoop né somministrato ai lettori “bufale, panzane o frottole”. Altri, pagati profumatamente, dal Comunecon i soldi dei cittadini, hanno preso in giro i cittadini raccontando per anni notizie distorte, bugie, bufale e…. tante serate ben pagate alla faccia dei poveri cariatesi.
I nostri servizi sono talmente documentati da suscitare le ire del “potere” che sta distruggendo con metodo scientifico Cariati e l’orgoglio dei cariatesi.
A noi spiace che un partito come l’ApI che ambiva ad essere “diverso”, si sia normalizzato ed anzi stia puntellando una maggioranza politicamente inetta e scialba.
Credevamo che questi “ragazzi” avessero davvero a cuore il bene di Cariati, ed invece eccoli in tutto il loro splendore vestire i panni dei mercenari ed inseguire a tutti i costi il pennacchio e la poltrona.
La premiata ditta dell’Usignolo Vagante, che alla collettività costa un mare di quattrini, crede di poterci intimorire con la solita prosa da maggiordomo in livrea alla spasmodica ricerca di denaro che raggruzzola come un ariete.
Se li tenga i suoi soldini; li investa in qualche modo, perché prima o poi la pacchia dovrà pur finire.
E la smetta di servire due padroni, i medesimi che, a suo dire, sono impegnati a “risolvere problemi”.
Si, quelli che hanno creato loro. Ma non a se stessi: a tutta una popolazione ridotta in braghe di tela.
Alla prossima

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