Mauro Santoro, il sindaco fabbro esempio di come si amministra un Comune: “Non spendiamo un euro se in cassa non dovessimo avere un euro”




TERRAVECCHIA – C’ è qualcosa che non va? Ci pensa il sindaco.
A parte le battute di maniera, il primo cittadino Mauro Santoro, indiscutibile e solido storico locale, ma pragmatico quando si tratta di lavorare, non si tira indietro.
Ed eccolo rimestare, col saldatore in mano, una balaustra da rimettere a posto.
Ci riesce, lui che è del mestiere, in pochi attimi.
Una cartolina, questa, da conservare con particolare cura, in tempi di assoluta pigrizia “istituzionale”.
C’è chi salda per interessi e chi, come il buon sindaco Mauro Santoro, si spende per il suo paese. Senza nulla pretendere, ovviamente.
“Ma no – si schernisce lui -. Il fatto è che, di questi tempi, le azioni ordinarie diventano straordinarie ed eclatanti. Io non fatto nulla di eccezionale. Mi sono limitato alla saldatura di una ringhiera. Non è la prima volta che mi apogeo a svolgere piccoli lavoretti e non sarà l’ultima. Per me è assolutamente normale se consideriamo, non ultimo, che il ferro è il mio mestiere”. E già, perché Mauro Santoro di professione è fabbro “blasonato” e per passione fa lo storico, autore di diverse ed apprezzate pubblicazioni che “scavano” il nostro passato.
Ma torniamo alla saldatrice: “Io e la mia giunta abbiamo un concetto semplice sull’amministrazione della cosa pubblica che è improntato alla sana e schietta gestione del buon padre di famiglia. Non spendiamo un euro se in cassa non dovessimo avere un euro”.
Sicuramente è per questo che il ridente Comune sulla collina che domina Cariati non ha problemi di bilancio: Intendiamoci , però, chiarisce il sindaco -. La recessione si fa sentire, eccome. Ma cerchiamo di fare di necessità virtù, ed ecco che, quando capita che qualcuno di noi amministratori è capace di dare una mano concreta non ci tiriamo certo indietro”.
Evviva la sincerità.

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