I dipendenti non percepiscono da due mesi lo stipendio, il sindaco e assessori si pagano regolarmente mentre i creditori “assalgono” e protestano giornalmente, il paese è allo sbando - VERGOGNA, VERGOGNA, VERGOGNA


a poche ore dal consiglio comunale sull’approvazione degli equilibri di bilancio, il consigliere di minoranza Cosentino (Udc) anticipa i temi della seduta



CARIATI – A poche ore dal consiglio comunale “decisivo” (convocato per le 10 di domani mattina) per le sorti dell’amministrazione civica, non si spengono i focolai polemici sulla gestione delle finanze pubbliche dell’Ente.
Per Francesco Cosentino (Udc), consigliere comunale di minoranza, “l’attuale esecutivo ha ormai portato Cariati allo sfascio ed alla bancarotta. Con una vergognosa operazione, sia dal punto di vista etico che contabile ed amministrativo, si sta tentando, illegalmente, di rinviare negli anni a venire il pagamento dei debiti creati dall’attuale giunta. Ciò senza il necessario e preventivo accordo con i tanti creditori e senza prendere in alcuna considerazione l’esistenza di ulteriori debiti fuori bilancio. Si tratta di somme che vengono mantenute in bilancio, pur nella certezza che non saranno incassate”. In questa direzione si muoverebbe “l’ennesimo riequilibrio di bilancio (in discussione domani, ndc) totalmente taroccato”.
Nel frattempo, la massa debitoria, commenta Cosentino, “ha subito aumenti esponenziali non più sanabili, frutto di una gestione irresponsabile e priva di ogni controllo: siamo in presenza di un continuo indebitamento occulto che nasconde passività sommerse e non contabilizzate, mentre si mantengono in bilancio partite fittizie che non potranno essere realizzate”.
Ma, intanto, cosa ti combina il sindaco Filippo Giovanni Sero?
“Nomina nuovi assessori; aumenta le tante spese evitabili e clientelari; non paga gli stipendi ai dipendenti comunali; abbandona allo sbando la città ed assiste, imperterrito, alle proteste dei numerosi creditori che aggrediscono il Comune con azioni giudiziarie”.
La “sceneggiata”, a parere di Cosentino, è orchestrata “sotto la regia di un costoso consulente esterno che ha avuto il merito, nel suo autorevole parere, di consigliare ai nostri amministratori, senza mezzi termini, l’aumento ulteriore ed al massimo consentito dalla legge, di tutti i tributi comunali”.
Dubbi: “Era proprio necessario ricorrere ad un esperto esterno? Non sarebbe stato più opportuno razionalizzare la spesa corrente? Cosa farà l’amministrazione? Terrà, o no, conto del parere a pagamento dell’esperto?”
Ma questa volta qualcuno si dovrà assumere tutte le responsabilità, “comprese quelle per il danno erariale provocato al nostro Comune. Difatti, se si considera che il dirigente dell’Area Finanziaria ha già espresso parere nettamente e chiaramente contrario a certe operazione di bilancio, mentre il Revisore dei Conti ha praticamente fornito un parere subordinato quasi impossibile da verificarsi, un tale quadro s tinte fosche, se approvato questa mattina affosserà definitivamente Cariati ed il futuro dei suoi cittadini”.
Un’operazione “interessata, senza il minimo senso di responsabilità istituzionale e di amore verso la propria cittadina, solo ed esclusivamente al fine di rimanere evidentemente “incollati” alla poltrona di sindaco ed allo stipendio di assessore, con la perversa consapevolezza dello stato disastrato nel quale questa gestione comunale ha condotto la nostra città, attuando soltanto la parte più negativa dello stato di dissesto e cioè l’aumento di tutti tributi locali che, graverà unicamente sulle tasche dei cariatesi e senza nessun vantaggio per il Comune”.
Cosentino impietoso: “Siamo dinanzi ad atti abusivi di “pirateria di basso livello amministrativo e sociale”, indiscriminatamente, senza alcun tipo di regolamentazione di merito e nella consapevolezza di non poter fornire alcun conseguente ed efficiente servizio, come, ad esempio, l’imposizione del pagamento dei passi carrabili”.
La maggioranza deve scegliere “se continuare a tutelare determinati interessi particolari, come testimonia il caso Sogefil (la ex concessionaria incaricata della riscossione dei tributi, ndc) e tanti altri di dubbia trasparenza, oppure fare gli interessi generali e sacrosanti di tutta la popolazione”.
Da ultimo, Cosentino pretende risposte certe: “Quale fine hanno fatto i soldi rapinati dalle tasche dei cittadini cariatesi per il saldo dei tributi comunali mai giunti nelle casse comunali? Perché, ad oggi, nella nostra città non è stata correttamente completata alcuna opera pubblica finanziata ed appaltata?”
Domani, forse, qualche interrogativo sarà sciolto.

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