DISCARICHE: dalle istituzio ni nessuna novità






Cariati - Pasquale Loiacono - Le istituzioni sembrano aver scordato le probabili discariche che dovrebbero essere costruite nel territorio, giacché alla dichiarazione dei nobili intenti garantiti da tutti i sindaci del territorio, compresi i comuni della limitrofa provincia di Crotone, non è seguito alcun fatto concreto.
Ma è utile una sintesi degli eventi, proprio per non dimenticare.
Il “il ponte-online” scopre e denuncia l’intenzione del commissario straordinario per l’emergenza dei rifiuti in Calabria, Goffredo Sottile, di costruire in località “Pieditorto”, a sud est dell’abitato, proprio al confine coi comuni di Campana, Terravecchia, Crucoli (Kr) e Umbriatico (Kr), una mega discarica di 400 mila metri cubi, contigua ad un altro futuro immondezzaio privato, ma più “piccolo”, di proprietà della Bieco S.r.l. dalla capienza di 100 mila mc.
La procedura è tanto avanti che ai proprietari dei terreni da avvelenare giungono le ordinanze di esproprio.
Intanto, tutti giurano di non sapere: non sa il sindaco di Scala Coeli, Mario Salvato; non sanno i suoi consiglieri comunali, né la giunta civica; non sa la provincia; non sanno gli amministratori del territorio.
Inizia lo squallido gioco dello scarico di responsabilità, sino a che, sempre il “il ponte-online”, non pubblica tutti i documenti i quali dimostrano, in maniera inequivocabile, la volontà politica di tenere all’oscuro del progetto i cittadini del comprensorio.
Scoppia il putiferio: il timore che nelle discariche possano essere conferiti rifiuti pericolosi è evidente.
Il Salvato, incalzato dall’opinione pubblica e dalla contrarietà dei suoi colleghi sindaci, in evidente difficoltà, si schernisce e fa un passo indietro.
Nasce il fronte, bipartisan, del “no”, dichiarato a chiare lettere da tutti i consigli comunali del territorio i quali, anzi, decidono di delegare proprio il Salvato alla conduzione delle trattative col commissario all’emergenza ambientale.
Che è come affidare a Bin Laden la lotta al terrorismo o a Cicciolina quella contro la pornografia.
Il primo cittadino scalese s’impegna a contattare immediatamente il Sottile, ma ad oggi, dopo 8 giorni da quell’assunzione di responsabilità, tutto tace.
Sarà l’afa, sarà la voglia di mare, ma della discarica gli amministratori nostrani non parlano più.
Per fortuna la popolazione non abbassa la guardia; in ogni comune si costituiscono comitati “anti discarica” e internet è pieno di numerosissimi gruppi di discussione.
Insomma, c’è un evidente scollamento tra la società civile e quella cosiddetta “politica” e se la tensione rimane alta lo si deve a migliaia di semplici cittadini che credono ancora in uno sviluppo sostenibile, discreto ed intelligente, di un lembo di Calabria negletto ed allo sbando.
Ora si tratta di “fare rete”; non mollare la presa e difendere coi denti e con le unghie l’unico patrimonio “indisponibile” di questa terra così aspra e bella: l’ambiente.


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