IL PONTE COLPISCE ANCORA: ECCO LE PROVE DEFINITIVE CHE INCHIODANO IL SINDACO DI SCALA COLELI E LA SUA GIUNTA: TUTTI HANNO MENTITO
Avevamo, purtroppo, ragione: le procedure per la costruzione della mega discarica pubblica di Scala Coeli continuano.
Il commissario straordinario, Goffredo Sottile, va come un treno: bisogna riconoscerlo.
Lui svolge con estrema precisione il compito assegnatogli, con buona pace dei santi propositi del sindaco di Scala Coeli, dei suoi colleghi, delle associazioni ambientaliste e di tutti noi cittadini.
In altri termini, i giochi sono già belli che fatti, ed indietro non si torna.
Sottile ha spiegato l’altro ieri su un quotidiano locale le sue posizioni: alcune, addirittura, si possono pure condividere, giacché, senza scomodare il secondo principio della termodinamica, né i corollari dell’entropia, appare chiaro che da qualche parte i benedetti rifiuti che produciamo da qualche parte bisogna conferirli.
Sicché il problema appare più di “filosofia ambientale”: dovremmo imparare, come facevano i nostri padri ed i nostri nonni, a riciclare gli scarti della vita quotidiana.
Ma, appagati dal consumismo imperante, siamo tutti diventati come tante cicale: adesso cantiamo; domani chissà.
Appare comunque evidente, in ordine a precise norme di legge, che la mega discarica di Scala Coeli, colà dove il sindaco Salvato ha deciso che possa sorgere, non si può fare: ci sono troppi vincoli. Negati.
Ora, le cronache insegnano che quello dei rifiuti è un business di immani proporzioni e, pur volendo credere alla buona fede del Salvato, i dubbi rimangano.
Noi del Ponte on-line abbiamo più volte documentato le “collusioni” ed i colpevoli silenzi istituzionali a qualsiasi livello.
Ci ritorniamo, alla luce di nuovi elementi documentali che arricchiscono una casistica già congrua.
Il sindaco di Scala Coeli non sembra l’ingenuo che vuol far credere di essere; il martire turlupinato da quel volpone del Sottile.
In realtà, il Salvato, assieme al sindaco di Cirò Marina, aveva indicato al commissario, in tempi non sospetti, che a Scala Coeli esisteva un sito idoneo alla realizzazione dell’immenso immondezzaio.
E difatti a margine pubblichiamo il verbale tecnico redatto dall’architetto Andrea Adelchi Ottaviano, responsabile dello staff del commissario che il 5 maggio 2009 (21 giorni prima della convocazione del Salvato presso la sede del Sottile), inviato a visionare il sito “indicato dall’amministrazione comunale di Scala Coeli”, lo giudica idoneo alla bisogna.
In quella “missione”, l’architetto era accompagnato, oltre che dai geologi Serrato e Perlongo; dall’ispettore Esposito e dall’ingegnere De Matteis, anche dal tecnico del comune di Scala Coeli, il geometra Stella, e dalla polizia municipale.
Ora, che un sindaco non sappia dove vanno, e a fare cosa, di buon mattino i propri impiegati, ci pare incredibile.
Il Salvato, il geometra e quanti mentivano sapendo di mentire, si mettano il cuore in pace: a danno procurato urge trovare rimedio.
Nel frattempo abbiamo appreso che domani sera, alle 21,30, sul Lungomare di Cariati si svolgerà una prima mobilitazione popolare curata dai comitati spontanei di cittadini sorti un po’ ovunque nel territorio. Sul fronte istituzionale la novità è che, dopo un incontro di routine occorso presso l’ufficio del commissario, in quel di Catanzaro, fra i presidenti della regione, Loiero, e quello della provincia di Cosenza, Oliverio, i sindaci del comprensorio sono stati invitati dal Sottile medesimo nel capoluogo calabro lunedì prossimo, alle 12. Stiamo a vedere come va.