“Carambola” dei carabinieri smantella organizzazione criminale


24 ordinanze di custodia cautelare nella’ambito di spaccio stupefacenti



Smantellata un'articolata e capillare rete di persone vicine agli ambienti criminali e dediti allo spaccio di stupefacenti nel capoluogo cosentino e in tutta la sibaritide. Fulcro del traffico era la citta' di Rossano.
I carabinieri del Comando provinciale di Cosenza hanno eseguito 24 ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del tribunale di Castrovillari (Cs) per spaccio di sostanze stupefacenti. Undici le persone finite in carcere, altre otto sono ai domiciliari. Eseguiti inoltre tre provvedimenti di obbligo di dimora e due obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. Nel corso delle indagini, avviate a seguito della morte per overdose di un giovane, nel mese di ottobre del 2011, e dalle attivita' investigative svolte sul tentato omicidio di Antonio Manzi e del figlio Francesco, avvenuto nel luglio del 2011, sono stati sequestrati importanti quantitativi di eroina. Tra gli arrestati c'e' anche il cognato del presunto boss di Rossano Nicola Acri, catturato dopo una lunga latitanza nel novembre del 2011. Gli indagati sono accusati di far parte di un'organizzazione dedita alla detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, rapina a mano armata, estorsione, furto e ricettazione..Impegnati circa 120 militari, supportati da uomini dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, unita' cinofile e un velivolo del Nucleo elicotteri di Vibo Valentia. Si stanno eseguendo anche numerose perquisizioni.In passato erano state arrestate 8 persone, come risultato delle investigazioni gia' avviate dalla soppressa procura di Rossano (CS) e poi proseguite da quella di Castrovillari.

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