Nell’occhio del ciclone: è emergenza




Continua l'allerta per il passaggio del super ciclone Nettuno che da ieri sta travolgendo tutta la costa orientale della Calabria con rovesci di forte intensità e venti di burrasca che stanno creando tantissimi disagi, allagamenti, evacuazioni e fortissime mareggiate che in molti casi hanno risucchiato completamente le spiagge distruggendo lidi e stabilimenti balneari, alcuni centri isolati e difficoltose le comunicazioni. Bloccato anche il traffico ferroviario.
Vigili del Fuoco e Protezione Civile non hanno avuto un attimo di tregua per le centinaia di chiamate ricevute, anche forze dell’ordine e cittadini al lavoro per evitare il peggio in alcune situazioni.
Non c’è paese sulla costa che si sia salvato da Nettuno e dagli allagamenti, dalla Basilicata in giù sempre lo stesso scenario di devastazione.
La zona più colpita è il crotonese, già interessato negli anni scorsi da dolorose alluvioni, dove l’Esaro è arrivato al limite, gli allagamenti sono stati numerosi e il mare è arrivato addirittura a onde di 10 metri. A rendere ancora più drammatica la situazione, l’avvistamento di un barcone alla deriva a circa 70 miglia dalla costa crotonese stessa, con a bordo oltre un centinaio di immigrati. Da ore mezzi aerei e navali della Guardia costiera stanno cercando di soccorere i disperati, ma i soccorsi sono quasi impossibili: le condizioni mare e quelle meteorologiche sono pessime: il mare forza 7 e il vento che soffia a una velocità di 50 nodi infatti impediscono di avvicinare il peschereccio in balia delle onde.
Alcuni centri isolati e altri evacuati, come a Cirò e a Strongoli dove si sono verificati dei crolli e i sindaci hanno disposto l’evacuazione di alcune abitazioni a rischio frana.
Non va meglio nel cosentino dove per precauzione in tutti i centri della costa le scuole resteranno chiuse. Drammmatica la situazione a Sibari dove si rivive l’incubo degli allagamenti di un anno fa, litorale martoriato a Trebisacce dove è sparito un tratto di lungomare, lidi completamente risucchiati dal mare a Villapiana, a Corigliano mezzo metro d’acqua. Anche Rossano allagata, e via via a scendere giù Cariati, Cirò dove la mareggiata è stata impressionante e Crotone, Cutro. Le foto che vediamo più che un uragano sembrano l’effetto di uno tsunami.
E’ ancora presto per la conta dei danni che risultano però già ben visibili, lungomare devastato e diversi allagamenti nella marina, ma, data la quantità d’acqua caduta in poche ore è soprattutto il rischio di frane e di una eventuale esondazione del Nicà, violento come non mai, a preoccupare in queste ore.
Tra questi anche Cariati dove il sindaco Sero ha ordinato la chiusura delle scuole per i prossimi due giorni e ha allertato la popolazione ad una eventuale evacuazione. “Il torrente Fiumenicà, per l’eccezionale portata e per l’impetuosità della stessa, ha eroso una cospicua parte di abbancamento sull’argine sx verso Cariati, fino al muro spondale – fa sapere il sindaco Sero - Situazione di rischio in atto anche sul torrente Pannizzaro, al momento è sotto controllo, ma avvisiamo la popolazione residente nelle contrade Villari, Vascellero e Santa Maria, nonché quella residente in località Pannizzara di trovare sistemazione per la nottata e sino a nuovo avviso nei piani alti delle proprie abitazioni e di tenersi, comunque, pronti per un eventuale evacuazione laddove ciò si rendesse necessario per il peggioramento dello stato dei predetti torrenti che continuerà ad essere costantemente monitorata e che sono in corso già i primi interventi di rafforzamento del tratto spondale del torrente Fiumenicà interessato dall’erosione.”

Foto Viva lo Jonio e Leo Rizzo jr

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