Ricordando Rocco Trento…




Alla presenza dei familiari e di esponenti del vecchio e nuovo partito socialista, si è svolta la cerimonia di intitolazione della piazza all’illustre personaggio politico cariatese, si tratta dello spazio antistante Palazzo Venneri, rimasta senza intitolazione, quella che per anni abbiamo inteso come piazza Fabio Friozzi, che, però, a guardare il nuovo prospetto toponomastico, in realtà sarebbe la parte di accesso allo slargo arrivando da via Roma, mentre il resto della piazza adesso è Piazza Rocco Trento.
“Avvocato e uomo politico cariatese, visse la politica come ragione di vita, pose la sua vita a servizio della politica. L'Amministrazione Comunale e i cariatesi a perenne ricordo posero” , questa l’intitolazione scelta per la targa apposta e scoperta dal Sindaco Filippo Sero insieme alla moglie di Rocco Trento, Maria, visibilmente emozionata.
Vi riportiamo un video con i momenti salienti della cerimonia e del convegno seguente che si è svolto al cinema teatro, moderato dal giornalista Gregorio Corigliano, al quale, tra gli altri, hanno ricordato l’audacia e l’attualità di Trento, il senatore pienomtese Enrico Buemi, il segretario regionale psi Luigi Incarnato, Antonio Salamanica, Antonio Mundo, Leonardo Chieffallo e Maria Crescente (segretario ps Cariati).

Ora, perdonate l’invasione della sfera personale in quella professionale, ma non riesco né a scindere tantomeno a esimermi dal far riaffiorare una serie di ricordi che ho vissuto personalmente e che indubbiamente hanno inciso sulla mia stessa crescita…perciò mi piace ricordare Rocco Trento per quello che ho vissuto personalmente tramite l’amicizia sincera e fraterna con mio padre, Leonardo Rizzo. La condivisione delle idee socialiste e riformiste (entrambi furono tra i primi giovani a cariati negli anni 60 a iscriversi al partito socialista), la passione per la politica intesa come impegno e lotta per la risoluzione di problemi della gente, ricordo lucidamente quei comizi elettorali in cui l’On Trento trasmetteva entusiasmo e voglia di innovazione, ma soprattutto la speranza. Erano anni in cui tutti sognavano insieme a lui un futuro brillante per Cariati, ricordo i tanti dibattiti a Radio centrale Cariati ospite di Studio Aperto nella quale si parlava a 360 gradi dei problemi del paese e della Calabria e ci si confrontava con altri politici locali. Rocco Trento infatti amava la dialettica, il confronto e cercava il dialogo, voleva diventare l’amico di tutti e a tutti stendeva la mano per prima. Era un uomo di rare qualità umane, tanto nei confronti degli amici quanto in quelli dell’avversario. Ma quello che ricordo meglio è il suo piglio deciso e battagliero, trainante, che ha caratterizzato tutta la sua vita portandolo a vincere tante battaglie, fuorchè, purtroppo, quella contro la malattia che lo ha aggredito e lo ha portato via alla vita terrena a soli 53 anni.
Non potrei mai descrivere bene quanto fosse profonda l’amicizia fraterna con mio padre che è cresciuta in affetto, intensità e lealtà fino alla morte, ma ne ho sentito l’eco del suo valore ancora fino a un anno fa. Quante lotte politiche hanno affrontato fianco a fianco con massima sincerità e sostegno reciproco fino a proporre l’amico Rizzo (all’epoca ancora affacciato alla vita politica) alla carica di sindaco, proprio perché condivideva e riconosceva in lui tante qualità necessarie per il buon governo della cosa pubblica come lealtà, onestà, serietà, impegno, passione e spirito di servizio, dedizione ai problemi del paese e voglia di dar lustro al paese.
Sua fu la volontà di istituire il premio giornalistico Gaetano Natale , ricordo il via vai e l’eccitazione e l’impegno di Trento e Rizzo per la impeccabile riuscita, spinti da grandi ambizioni, come quella di portare Cariati alla ribalta del panorama nazionale per meriti socio culturali. Fu un premio di successo per alcuni anni, vennero a Cariati molti giornalisti della stampa parlamentare e nazionale, e molti illustri poeti, perchè insieme al premio giornalistico vi era anche quello di poesia Città di Cariati curato da un’ associazione che ha fatto anch’essa la storia di Cariati come la “Civitas Cariatensis”. Erano anni di fermento, di voglia di fare per dare visibilità del loro bel paese.
Che tristezza sapere che questi due incisivi personaggi che hanno arricchito la mia vita e la vita dei miei concittadini non ci siano più, ma ricordarli mi fa immensamente bene, perché dal loro esempio ho capito che può esistere la vera amicizia anche se rara e che va sempre salvaguardata, giusto come hanno fatto loro non lasciando spazio a equivoci. Solo il meschino e l’arrogante non ha la capacità di riconoscere questo grande valore perché arroccato nel proprio io. Loro sì che erano lungimiranti, moderni…si divertivano con pochi mezzi, organizzavano feste in casa, cantavano e suonavano e sono tantissime le foto che ho qui davanti a me a ricordare questi momenti e valori di due amici e di una generazione intera. Passatempi andati in secondo piano con la crescente passione per la politica quando ancora era di tutti e per tutti. Rocco Trento era un trascinatore di popolo, accendeva le piazze con i suoi discorsi convinti e convincenti, e così crescevano i consensi, infatti divenne assessore provinciale, sindaco e assessore regionale alla sanità.
Mi piace pensare che la loro amicizia possa continuare nella dimensione ultraterrena…avrebbero sicuramente tante cose da raccontarsi, proprio come ai vecchi tempi…

Viri

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